Relazione presentata al Convegno Nazionale di Astrologia a Roma di Paolo Crimaldi, Ottobre 2017 e al Convegno Astrologico CIDA Roma- Lazio 2018
ANALISI ASTROLOGICA DEI TEMI NATALI DEGLI HIKIKOMORI
Nell’analizzare i loro temi ho trovato molti Soli in Vergine (nessun capricorno , ne toro, per il momento). E questo ha senso. La Vergine ha una natura fortemente legata al delirio di perfezione, alla critica feroce, alla polemica costante! Capace sempre di identificare dove sta l’errore, l’imperfezione, l’impurità. Ha bisogno di tenere unite tutte le cose, nulla è scontato, non c’è spazio per alcuna improvvisazione. Questo è il suo momento! Sono anni di grande confusione, difficili, per questo segno che riceve l’opposizione di Nettuno e Chirone in Pesci. Per non dimenticare il lungo passaggio avuto, negli anni passati, di Urano in opposizione che aveva già abbondantemente scosso le coscienze e destabilizzate le certezze. Oggi vivono il dramma (o l’ opportunità), di veder dissolvere tutte le strutture troppo rigide ormai diventate zavorre insopportabili. Devono imparare a partecipare alla loro vita emotiva , lunare, per ritrovare tutta la sensibilità che nascondono anche a se stessi, perché quello che temono di più è la disgregazione e la perdita del “controllo”che può derivare dal lasciarsi andare.
Altra cosa interessante è lo scontro elementale fra Acqua e Fuoco. Ragioniamoci insieme.
Il Fuoco è impulso e intuizione, si collega all’energia vitale del Sole, molto legato al senso di identità . Deve sviluppare un io forte , sempre spinto alla conquista e alla lotta. Vive di percezioni che lo “folgorano” e trasforma tutto ciò che tocca. Ma avendo problemi con la realtà e la normalità può partorire sia un energia creativa che distruttiva, che può portarlo a grosse crisi esistenziali perché non accetta alcuna frustrazione, generando spesso problemi nei rapporti interpersonali per la troppa impulsività . Poca pazienza e incapacità di lavorare su se stesso ,essendo spesso un “sordo psichico” fa fatica a favorire un indagine introspettiva.
L’elemento Acqua invece si lega al nostro mondo emotivo. Cerca sempre un adattamento e si basa su valutazioni emotive. È legata al passato , al nido e fortemente condizionato dalle esperienze vissute nell’infanzia. Se non è equilibrato dipende troppo dagli altri. Rinuncia spesso all’affermazione del suo senso di identità,per paura di perdere chi ama, e questo provoca rabbia e frustrazione, spesso risentimento, rimanendo in balia delle propri pulsioni. Decisamente ipersensibile e poco obiettivo, cerca di aggrapparsi a chi ama, anche manipolando per ottenere le risposte emotive di cui abbisogna. Ha spesso poca vitalità e si ritira per autodifesa nel tentativo di sfuggire le difficoltà della vita. Risente del bisogno costante di colmare il proprio vuoto affettivo.
La combinazione Fuoco e Acqua può darci dunque un individuo che tenterà di esprimere comunque le sue emozioni ma lo farà in modo impulsivo esagerato. L’acqua con il fuoco si surriscalda, va in ebollizione, diventa ipersensibile. L’umore è instabile, lo scatto è irriflessivo, manca di controllo. Entusiasmo e depressione nello stesso istante. Sopravvive un impianto narcisista dove c’è la pretesa di affermare le proprie emozioni a scapito dell’altro. L’egoismo si accende con sfuriate terribili. Riferendoci alla lettura di questi temi ho potuto notare che, se c’è un invito alla riflessione , alla mediazione e allo scambio, con valori Bilancia, ecco che appare un Marte in Leone; oppure dove c’è un Marte Bilancia, il segno solare è in Leone . C’è comunque un connubio che favorisce grandi pulsioni creative, e lacerante sensibilità. Non è un caso che nei temi di grandi artisti domini questa combinazione elementale
Nei casi dove è stato possibile, ho potuto domificare il tema e verificare l’Ascendente che molto spesso, è in Leone con il sole in ottava casa; oppure nei casi in cui il segno sia di fuoco l’ascendente si sposta in acqua. Lesioni spesso seconda/ottava. Ma quello che , in modo disarmante sono gli aspetti che fanno i pianeti fra di loro: quadrature simili , soprattutto su sole luna venere e marte. L’identità, dunque, in questi Temi Natali, si afferma attraverso episodi pulsionali fortemente teatralizzati. E la possibilità d’amare nega il desiderio e la sessualità. Questi ragazzi non hanno amici. Ci dice Goku: “Accetto il dato di fatto: mi sono creato un isolamento da cui è complesso uscire.. Non posso adeguarmi a questo, ma ora mi accorgo che senza un amico,senza un amore alcune cose non hanno senso. .. “
Ha ragione Bauman quando dice “L’uomo contemporaneo è orfano di Eros.”e “La relazione è il terreno .. della più grande ambivalenza.
Quello che noi impariamo da nostra madre, dalla nostra famiglia è il modo in cui loro esprimono le loro emozioni. Galimberti afferma che: “La nostra cultura non è più idonea a fare figli perché i genitori, per sopravvivere, devono lavorare e non hanno tempo di stare con i bambini. Si difendono cercando di dare loro un tempo-“qualità”, ma i bambini hanno bisogno di tempo-quantità. Hanno bisogno di essere riconosciuti passo dopo passo. Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono accuditi e ascoltati nel modo giusto, si crea in loro la sensazione di non essere interessanti, di non valere niente e rischiano di diventare degli analfabeti emotivi, privi di orientamento[…] Se le mappe emotive non si formano abbiamo un rapporto squilibrato, rispetto agli eventi da affrontare. Se la differenza tra bene e male non si sente e non si percepisce rischiamo che un ragazzo non capisca la differenza che c’è tra corteggiare una ragazza o stuprarla… I giovani soffrono di una sorta di analfabetismo emotivo. I sentimenti, infatti, non sono una dote naturale e non si trasmettono geneticamente. I sentimenti si apprendono: e soltanto attraverso la costruzione di mappe emotive si possono costruire relazioni e legami… altrimenti rimangono a un livello d’impulso.. L’impulso conosce il gesto, l’emozione la risonanza emotiva… Poi si arriva al sentimento che è una forma evoluta..Il sentimento si apprende.”
Per comprendere appieno se negli Hikikomori si sono compiute le Mappe Emotive, bisogna indagare lo stile di attaccamento. Sembrerebbe che sono maggiormente caratterizzati da uno stile di attaccamento insicuro-ambivalente e da una sensazione di rifiuto vissuto nella prima infanzia. Come riportato da Teo (2010), “i bambini o adolescenti con un attaccamento di tipo ansioso sono maggiormente esposti al rischio.” La luna e la casa seconda ci parla di attaccamento, l’equazione è madre/mondo/cibo. La vita nasce grazie alla relazione, soprattutto la prima, la più importante, quella con nostra madre; è lei che incarna tutti i nostri bisogni più profondi, e se non ci ha compreso, protetto, i suoi messaggi sono stati incongruenti, incostanti, se non ha svolto la funzione di filtro fra noi e il mondo i matureremo un attaccamento di tipo insicuro (luna marte e urano). Non avendo ricevuto risposte congruenti , una volta cresciuti il mondo non ci sembrerà un luogo tanto rassicurante!
Il punto focale della nostra indagine è Luna/Saturno, che corrisponde all’Attaccamento Rifiutante. La luna è il contenitore di tutte le nostre emozioni, ci permette di “SENTIRE. Sintetizza il significato di dare vita, nutrire. È sempre stata fondamentale per l’uomo ancora prima del Sole. E quando entra in contatto con Saturno, con l’angoscia dei suoi deserti “calli”, incontra il Tartaro delle emozioni , dal quale dovrà imparare ad elevarsi per incontrare il flusso del proprio mare interno dove pulsa una vita fatta di straordinaria e variegata intensità, negata a tutti,soprattutto a colui che ne partecipa con il proprio dolore immenso. Il bambino ha percepito la madre come distaccata, ha vissuto un senso di abbandono, la “sordità” della madre alle sue richieste, alle quali lei non riusciva a corrispondere mai, lo porteranno da adulto a negare i suoi bisogni per non soffrire, più ogni volta che si ripresenteranno quei fattori che hanno determinato lo scollegamento dalle proprie Emozioni. A volte è la conseguenza di una madre troppo ansiosa che non è riuscita a relazionarsi con lui nel modo giusto,e questo sembrerebbe proprio il caso delle mamme degli Hikikomori. D’altro canto rifacendoci al Mito la dea che corrisponde a questo aspetto è proprio ATENA, figlia di Zeus, donna bellissima nata dalla sua testa,già adulta e senza madre. Il tratto principale di Atena è quello dello scudo, della difesa soprattutto dalla vulnerabilità che è sempre quella emotiva. Tutti i pianeti che fanno aspetto con la Luna, ci parleranno sempre del tipo di infanzia che abbiamo vissuto, quale condizionamenti abbiamo ricevuto e come è stato possibile esprimere le nostre emozioni “L’emozione non è un’attività ma un accadimento che investe l’individuo”17. Non è un caso che abiti proprio la quarta casa e trovi la sua sede nel Cancro che meglio di tutti descrive quel personale clima emotivo che abbiamo respirato. E se la quarta casa è in scorpione (come ho verificato nei temi di questi ragazzi) , le radici sono nutrite dal veleno.. da una famiglia poco rassicurante. Nell’ambiente si è vissuto un Padre Plutoniano, e non è un caso che Marte si lega a Plutone. Pensiamo un attimo alla parola EMOZIONE,significa proprio AGIRE SUL SANGUE(emo-agere)“, e Marte, la funzione affermativa, rappresenta il nostro SISTEMA IMMUNITARIO, è il SANGUE, il suo fluire, ci permette di difenderci dai virus, dalle malattie. È “una forza primordiale” che quando si sente minacciata diventa aggressiva, Con Marte/Plutone dobbiamo assumerci la responsabilità di questa dinamica,perché “trattenere” la rabbia diventa molto pericoloso. Un gesto d’impulso può distruggerti.
Questi ragazzi spesso hanno anche la Luna legata a Nettuno, questa donna diventa una madre/sacrificio, che ha creato un ATTACCAMENTO di TIPO INVISCHIANTE, dove i ruoli non sono stati ben definiti e il vuoto e l’abisso che ne deriva creerà una forte dipendenza emotiva. Sostenere, imparare ad arginare il vuoto della madre , per non sentire il proprio dolore. E quando fra la Luna/Nettuno si insinua anche Marte, si innescano antenne speciali capaci di captare e anticipare situazioni “pericolose”. Tutte le lune in acqua hanno questa capacità, ma con Nettuno tutto diventa più universale. Per questo occorre avere dei confini solidi altrimenti tutto fa male, tutto fa soffrire.
È singolare notare che c’è un alternanza di attaccamento, dove non c’è luna/nettuno, troviamo spesso Luna/Plutone che è proprio l’attaccamento ambivalente. Un rapporto con il materno di odio/amore, lei viene percepita come totipotente, veicola le proprie pulsioni, falsando quelle del bambino che ha vissuto nella relazione con la propria madre tutta una serie di emozioni intense e spesso poco rassicuranti, a volte minacciose, e difficili da gestire. La sicurezza emotiva di cui ha bisogno il bambino non c’è stata. Con Plutone c’è la sensazione che l’altro abbia potere su di te e che possa distruggerti, e che tu debba imparare a controllare qualsiasi cosa sotto il profilo emotivo. A volte la madre è una donna incompiuta e depressa, in altre una Medea fagocitante, inconsapevole dei danni che provoca. Come sottolinea Crepaldi , nell’88% dei casi di hikikomori è presente un legame simbiotico tra madre e figlio. In particolare, la madre è iperprotettiva e tende a gestire totalmente la vita del figlio, il quale è spesso idealizzato e depositario di grandi aspettative. Questo legame porta la madre a riversare sul figlio tutti i sui bisogni incompiuti , ostacolando lo sviluppo di indipendenza e autonomia che viene ulteriormente favorito dalla mancanza della figura paterna. L’amore del padre è molto importante. La sua presenza fondamentale, perché mentre la madre ha il ruolo di colei che “accoglie” , lui è quello che dovrà dire “NO”, quel “NO” fondamentale per strutturare un sano equilibrio educativo e permettere al bambino di superare la crisi evolutiva in adolescenza. Sono diversi i casi di ritiro sociale, il cui miglioramento avviene grazie anche ad una presa di coscienza paterna. Il coinvolgimento di entrambi i genitori nel setting clinico diventa importantissimo per la guarigione. Con il decrescere della natalità diminuisce anche il numero di bambini per famiglia e, conseguentemente, il numero di figli unici aumenta. Un figlio unico è maggiormente soggetto alle aspettative e alla pressione dei genitori e, non avendo fratelli o sorelle, svilupperà con maggiore facilità un forte legame di dipendenza con la madre. Le difficoltà di comunicazione tra genitori e figli rappresentano indubbiamente un altro fattore negativo che contribuisce a generare e aggravare la condizione di Hikikomori.
Sakura da sei anni non esce di casa: “Sono una ragazza comune, ma non normale. La mia autoreclusione è iniziata quando avevo 16 anni. Non frequentavo il liceo, avevo perso le amicizie e non avevo nessun obbiettivo. Sono cresciuta in una famiglia problematica. Da noi non si parla. So che lo sono tutte, ma credo che la mia sia una tra quelle un po’ più complesse. Vorrei aprire quella porta ma ho paura…”
La condizione delle donne hikikomori è perfino più delicata rispetto a quella dei maschi, in quanto può capitare che il loro stato di isolamento venga sottovalutato anche dagli stessi genitori. Le ragioni per cui le ragazze decidono di mettere in atto l’auto-reclusione non sono le medesime dei ragazzi. Sembra che in Italia il numero di Hikikomori donne sia vicino al 30% , se non di più. Alcune di loro vivono situazioni complesse e difficili.
Dice una ragazza“Io credo che sia considerata una cosa normale per una donna starsene chiusa in casa, è per questo che non viene neanche in mente di farle rientrare nella categoria. Prima di tutto, perché alle donne viene data molta meno libertà fin dall’infanzia. Le bambine e le ragazze tendono ad essere più protette dai genitori rispetto ai maschi, che la contrario, sono spinti ad uscire, a socializzare. Se un ragazzo non esce è considerato uno sfigato, se una ragazza non esce significa che è una tranquilla..”
Ma non è così, dietro l’isolamento femminile si nascondono troppo spesso ragioni ben più gravi. Marco Crepaldi afferma una sua teoria, da me condivisa:“la condotta alimentare femminile rappresenta in qualche modo l’equivalente maschile dell’abbandono scolastico ”. Ed essere pesanti “in una società che predilige gli esili equivale a una neppur tanto mascherata esclusione sociale. Quando la posta in gioco non è tanto dimagrire e apparire agili e leggeri, quanto essere socialmente accettati e quindi “esistere”. Come scrive Alessandra Arachi in ‟Briciole. Storia di un’anoressia” i trenta chili sono il loro sogno, il “no, grazie” a ogni offerta di cibo il loro vanto”.21
Una ragazza hikikomori, bullizzata per il suo aspetto fisico, è arrivata a pesare 42 chili. Dopo un lungo percorso di psicoterapia oggi finalmente racconta:” Io merito di essere amata dalla persona perfetta… Intorno ai 16 anni avevo un fidanzato. Mi aspettavo che mi difendesse da mio padre, che mi amasse. Ma lui mi insultava perché ero grassa e mi diceva sempre che mio padre faceva bene a picchiarmi. Vorrei innamorarmi. Vorrei poter pensare che non sarà tempo sprecato dedicare all’altro il mio Tempo e anche la mia Lentezza”.
Questa ragazza ha una Luna in Vergine. E per chi porta valori Saturno non è facile vivere il rapporto con il cibo. Nelle donne il bisogno di controllo e di perfezione fa percepire il corpo come una macchina che deve funzionare perfettamente. C’è una totale incapacità di ascoltare quello di cui ha bisogno, e viene portato oltre ogni limite di stanchezza senza mai sentire il bisogno di nutrirlo. Un illusione malata, che porta dentro la convinzione di poter controllare ogni cosa. Il sacrificio viene vissuto come espiazione, una santità presunta che porta a vincere la sfida contro la propria fame, in un delirio cosciente di controllo da ogni pulsione (con valori 12a o nettuniani questo aspetto si amplifica). La dinamica riguarda anche Giove, soprattutto per la Bulimia. La spaventosa insoddisfazione a cui ci spinge un Giove non sostenuto da Saturno può dare soggetti obesi, con la complicità anche di Venere e Luna. Di sicuro la bassa autostima, la negazione del proprio valore , il corpo vissuto come negativo e ingombrante, il bisogno di non attrarre mai l’attenzione, ci portano a non sentire il meccanismo di sazietà. Quando scatta l’ansia da riempimento, scatta un vuoto che deve essere riempito immediatamente. Anoressiche o bulimiche sono tutte ragazze tristi che vengono da un infanzia e adolescenza che contemplava l’eccellenza a 360 gradi. L’anoressia soprattutto è il flagello di questo secolo, agisce in modo subdolo ed ha il volto e il corpo nudo della modella ISABEL CARO che muore nel 2010,dopo 15 anni di malattia.
Questo bisogno di oltrepassare i propri limiti ,di trascendere la materialità, illudendosi di non pagare poi lo scotto delle proprie esagerazioni fa parte del genere umano. – Leon Battista Alberti dichiarò che la bellezza era perfezione ma “..la perfezione è un eterno non ancora.. qualcosa verso cui protendiamo senza afferrarlo mai..finché il sogno rimane idealizzato contiamo i giorni e i giorni contano…”6. E così, “per quell’inesorabile legge che siamo soliti chiamare del “contrappasso”, il materialismo della nostra cultura è approdato alla rarefazione dei nostri corpi e una volta che ci ha catturati, ci porta lontano. Non sopra il cielo, come voleva l’immagine iperuranica di Platone, ma semplicemente lontano da noi e da quello che su questa terra avremmo potuto esprimere se, invece di “costruire” ossessivamente il nostro corpo,..l’avessimo semplicemente “abitato” in tutta serenità, compiacenza e gioia” 21.
“Se le persone fossero gentili avrei metà dei miei problemi. Non mi sono mai accorta, ma alla base delle mie difficoltà c’è questo, che fatico a trovare gentilezza nel mondo. Nessuno desidera l’isolamento. Ma non amo la violenza, la maleducazione, la cattiveria, l’inganno, la menzogna e sembra che l’istinto primario dell’uomo sia prevalentemente questo. E non mi piace,non mi piace affatto ”
Io ho paura, per questi ragazzi, non riusciamo a sostenerli, a proteggerli. L’ uomo moderno, che era partito speranzoso guardando al cielo, ha fallito. Nel suo delirio di onnipotenza si è macchiato del peccato di “Ibris”, ha cercato di sostituirsi a Dio che, come Prometeo, ci punisce e ci relega nell’eterno dolore. Nel caos e nel disordine dell’anima nostra si sta dissolvendo la capacità di dare vita. Si partoriscono mostri soltanto, e l’ISIS è la conseguenza di tutto questo.. Ogni giorno muore una donna, ogni giorno viene uccisa e stuprata la libertà e l’innocenza. Un lento ripetersi delle stesse identiche vicende. A queste giovani vite il nostro caro Jung, che aveva conosciuto profondamente l’inquietudine dell’anima, risponderebbe che “solo il guaritore ferito può guarire”. Io posso guarire le mie ferite, entrare in contatto con la possibilità di esorcizzare tutti i mali e ambire alla saggezza. Da una parte troviamo la ragazza anoressica, che nega il bisogno di cibo e si nasconde per mascherare l’imperfezione per cui viene ridicolizzata . Dall’altra, un giovane maschio molto intelligente che abbassa lo sguardo e si nasconde per evitare qualsiasi competizione. Ma quando l’anima chiama il maestro risponde e incontrare Chirone, significherebbe accettare il loro senso di inadeguatezza Arrivare a dire “IO POSSO” “IO VOGLIO” uscire da questa stanza. L’illuminazione spetta solo a chi riuscirà ad accoglierlo e comprenderne le ragioni. In questa società ammalata alla ricerca di un’identità che si perde negli infiniti spazi di “Logos e Necessità” dobbiamo fare la differenza. Uscire dalla caverna di Platone e DIVENTARE ESSERI COSCIENTI E PRONTI AL RISVEGLIO . E forse quello che vuole dirci Nettuno con questo transito in Pesci, è che solo l’AMORE UNIVERSALE, ci permetterà di uscire da questa crisi di valori che sta annientando la nostra umanità.. Inizialmente ci sembrerà folle tutto questo girarci intorno..ma accogliendo “..interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi,..” potremo tentare di diventare CONSAPEVOLI.” Ma nulla accade se non c’è Amore ,nulla diviene se non c’è Coscienza ,nulla si ripara se non c’è Conoscenza. E l’incontro con l’altro diventerà la sola terapia. Ho chiesto a molti ragazzi cosa pensano degli Hikikomori. La risposta è stata unanime, in quel disagio interiore loro si sono identificati tutti. Il discorso dunque si ingigantisce . Arriveremo forse a dire che questa sarà ricordata come l’Era degli Hikikomori? Al futuro l’ardua sentenza ,a noi oggi solo il muro del pianto.
Ma “Ognuno è artista della propria vita: che lo sappia o no, che lo voglia o no, che gli piaccia o no.” (Baumann).
E in un ipotetico “Truman Show”23 la speranza sia che questi ragazzi ritrovando la fede e l’amore possano toccare il loro cielo di cartone e accorgersi che tutto in fondo era solo un Reality Show. E come dice Truman nella battuta finale, voglio lasciarvi con la speranza che queste giovani anime possano aprire, un giorno quella porta dicendo :
” E volare via verso la libertà,verso la Vita”
“Perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano, come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno Oooohhh”(Jack Kerouac, On the Road)
BY NUNZY CONTI-TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI
SECONDA PARTE :
Da“ON THE ROAD “ a “IN THE ROOM, l’esercito degli Hikikomori avanza.
“Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire domani
PRIMA PARTE :
“C’ERA UNA VOLTA IL TEMPO DELLE MELE”
Indagine Astro-Antropologica sulla “Gioventù Bruciata” del Terzo Millennio.
Bibliografia e riferimenti
"Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione" di Carla Ricci
“Vite di scarto” di Zygmunt Baumann
“ Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi” di Zygmunt Baumann
“I miti del nostro tempo” di Umberto Galimberti
“L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani” di Umberto Galimberti
“On the Road” Jack Kerouac
"1984” di George Orwell
-Il sito di “ Hikikomori Italia” di Marco Crepaldi ,
http://www.hikikomoriitalia.it/
NOTE
1-«Prometeo e l'amore generoso per l'uomo. L'antropologia della rivolta
in Albert Camus». Federica Ottavi
2–“Mi ribello, dunque siamo”. Tratto da Albert Camus, L’uomo in rivolta,
Bompiani, pp. 17-19. Che fare davanti all’antica tragedia
dell’ingiustizia? È la stessa domanda che si pose, oltre mezzo secolo fa,
uno dei più grandi intellettuali europei, Albert Camus (1913-1960),
e alla quale rispose con uno dei libri più belli scritti in Europa:
L’homme revolté, “L’uomo in rivolta”, del 1951.
3-CAMUS E NOI di Paolo Cortesi
4- Il termine Hikikomori ,formato da hikiku, tirare e komoru, ritirarsi,
e ha il significato, isolarsi, escludersi. È stato utilizzato per la
prima volta nel 1985 da Tomita Fujiya e ripreso nel 1998 da
Saitō Tamaki,quando pubblicò il primo libro sul fenomeno Hikikomori
(Tajan, 2015).
5-Guest, Giancarlo Dimaggio Hikikomori e disturbo narcisistico di
personalità
6-Vite di scarto,Bauman.
7-Dal romanzo "Welcome to the NHK" di Tatsuhiko Takimoto, p. 187
La sigla NHK non indica l'emittente televisiva giapponese, bensì Nihon
Hikikomori Kyōkai.Tatsuhiko Takimoto Data di nascita: 20,Settembre,1978.
Tatsuhiko Takimoto è uno scrittore giapponese, noto per essere l'autore
del romanzo Welcome to the NHK, avente come soggetto le riflessioni di
uno hikikomori di nome Tatsuhiro Satō.
Dal libro sono stati tratti un manga e una serie televisiva anime.
8- L'antropologa Carla Ricci (attualmente ricercatrice presso
l'Università di Tokyo),pioniera e massima esperta mondiale sul
fenomeno degli hikikomori. Nel 2008 pubblica un libro che tuttora
rimane un punto di riferimento per chi si avvicina a questa tematica:
"Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione".
Negli anni successivi pubblica altri 3 libri sull'argomento,
l'ultimo: "La volontaria reclusione. Italia e Giappone:
un legame inquietante"
9- Le emozioni sono informazioni che arrivano sotto forma di sostanze
chimiche. Da un punto di vista biologico sono dei neurotrasmettitori,
molecole di sostanze chimiche, e ad ogni emozione corrisponde
un neurotrasmettitore. Nel nostro corpo, sulle nostre cellule sono
sistemati i recettori di ogni singolo neurotrasmettitore
si piazzano sulle membrane cellulari. Ogni recettore può ricevere solo
un neurotrasmettitore, collegati come una serratura e una chiave.
Quel neurotrasmettitore andrà solo nei recettori di quei
neurotrasmettitori: quindi la paura, da un punto di vista chimico,
ACTH, cortisolo, si sistemerà su determinati recettori di ACTH e
cortisolo, la gioia, dopaminici, altri, e così via.”(Fassio)”
10- Matteo Lancini è uno psicologo e psicoterapeuta di formazione
psicoanalitica. Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e
dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica
dell’Adolescenza) e docente presso il Dipartimento di Psicologia
dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in
Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto Arpad-Minotauro.
Agli hikikomori Matteo Lancini ha dedicato gran parte del saggio
"Abbiamo bisogno di genitori autorevoli".
11- La sociologa francese Maïa Fansten, che da anni si occupa di
isolamento sociale, ci ha fornito una classificazione di 4 tipologie di
hikikomori.
- Ritiro alternativo: "un modo per evitare l'adolescenza..
e crescere in modo diverso". Non accetta di adeguarsi . Ribellione
nei confronti della società, considerata negativa ed opprimente.
Spesso, questo tipo di ritiro è preceduto e determinato da una forte
depressione esistenziale.
- Ritiro reazionale: " reazione sintomatica a una situazione di grandi
difficoltà familiari." Vivono o hanno vissuto in contesti sfavorevoli.
Tendenza all'isolamento già preesistente. Evento particolarmente
traumatico, avvenuto all'interno del contesto famigliare,
oppure nell'ambiente scolastico o in quello sociale. Qui possiamo
trovare le vittime di bullismo.
-Ritiro dimissionario: " modo per fuggire dalle forti pressioni sociali",
riguarda quegli hikikomori che non riescono a sostenere le aspettative
genitoriali o, più in generale, dalla società.
Si nascondono oppressi dalle aspettative altrui. Qui si inseriscono
gli hikikomori Giapponesi
- Ritiro di sospensione o Ritiro a "crisalide" : " sospensione del tempo
che esprime un'impossibilità di essere un individuo adulto autonomo."
Si cerca nell'isolamento una fuga dalle responsabilità e le incombenze
dell'età adulta Si ritiene di non avere ne gli strumenti ne le
competenze per affrontarle e questo genera una grande paura del futuro
creando forte ansia e si sospende il tempo come una crisalide.
12- Primo stadio:Il ragazzo o la ragazza comincia a percepire la pulsione
all'isolamento sociale, senza però riuscire a elaborarla consciamente. Si accorge
di provare malessere quando si relaziona con altre persone, trovando maggiore sollievo nella solitudine.
In questa fase, tuttavia, l'hikikomori prova a contrastare tale pulsione, continuando a mantenere delle attività sociali che
richiedono un contatto diretto con il mondo esterno, nonostante il malessere provocatogli da quest'ultime lo portino a
preferire le relazioni virtuali.I comportamenti che caratterizzano questo stadio sono: il rifiuto saltuario di andare
a scuola utilizzando scuse di qualsiasi genere, il progressivo abbandono di tutte le attività "parallele"
che richiedono un contatto diretto con il mondo esterno (per esempio, le attività sportive), una graduale
inversione del ritmo sonno-veglia e la preferenza per attività solitarie (soprattutto legate alle nuove tecnologie,
come, per esempio, i videogames o il consumo sregolato di serie TV sui portali di streaming).
-Secondo stadio :Il ragazzo o la ragazza comincia a elaborare
consciamente la pulsione all'isolamento e ad attribuirla
razionalmente ad alcune relazioni o situazioni sociali.
È in questa fase che si cominciano a rifiutare puntualmente
le proposte di uscita degli amici, si abbandona progressivamente
la scuola, si inverte totalmente il ritmo sonno-veglia e si trascorre
la quasi totalità del proprio tempo chiusi nella camera da letto
dedicandosi ad attività solitarie.
I contatti sociali con il mondo esterno si limitano ora quasi
esclusivamente a quelli virtuali, coltivati attraverso il web
soprattutto utilizzando chat, forum e giochi online. Viene mantenuto
anche un rapporto (spesso conflittuale) con i genitori e gli altri
membri della famiglia.
Terzo stadio:Il ragazzo o la ragazza decide di abbandonarsi
completamente alla pulsione di isolamento sociale e si allontana
progressivamente anche dai genitori e dalle relazioni sviluppate
in rete. Quest'ultime diventano per lui o per lei fonte di grande
malessere, in un modo simile alle relazioni sociali canoniche.
L'hikikomori sprofonda in un isolamento pressoché totale,
esponendosi a un grande rischio di sviluppare psicopatologie
(soprattutto di natura depressiva e paranoide).
13-Marco Crepaldi ,laureato in Psicologia Sociale, specializzatosi
nel campo della comunicazione digitale. Fondatore del sito
“Hikiikomoriitalia.it. Il progetto "Hikikomori Italia" ambisce a
creare una rete nazionale che metta in contatto genitori e ragazzi
hikikomori provenienti da tutta Italia, facendo corretta informazione
e con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema.
In quanto Associazione, ambisce, inoltre, a implementare servizi
dedicati a chi soffre di isolamento sociale su tutto il territorio
italiano. "Hikikomori Italia" è la prima associazione nazionale sul
fenomeno degli Hikikomori (isolamento sociale volontario).
Nasce, a partire da questo blog, con l'obiettivo di colmare il gap
informativo esistente sul tema in Italia e ambisce a diventare un punto
di riferimento per genitori, ragazzi e professionisti del settore.
Attualmente l'associazione mette a disposizione diversi strumenti
gratuiti per i suoi membri, come ad esempio una chat libera dedicata
ai ragazzi hikikomori, un gruppo Facebook pensato per i genitori che
vogliono condividere la propria esperienza e offrire sostegno reciproco
un Forum dove poter raccontare la propria storia di reclusione senza
filtri. Infine, anche una pagina Facebook per tutti coloro che vogliono
rimanere aggiornati sull'argomento, sapere come evolve il fenomeno nel
nostro paese e nel mondo. Comprendere davvero i motivi di questa crisi
sociale.
14- Il fenomeno dell’hikikomori: cultural bound o quadro psicopatologico
emergente? Aguglia et al., 2010
15-L’uomo tecnologico del Terzo Millennio è sempre meno naturale
di Giuseppe Lembo
16- il nome deriva dal lat. pravus (malvagio), di cui resta traccia in
espressioni quali "compiere una bravata", trascorrere una "notte brava"
e simili. Compaiono per la prima volta nel cap. I, nella persona dei due
figuri che, su incarico di don Rodrigo, minacciano don Abbondio perché
non celebri il matrimonio tra Renzo e Lucia.
17- Lezione sulla Luna,Lidia fassio
18-Reality è una canzone interpretata dal cantante inglese
Richard Sanderson. E’ uscita nel 1980 come brano della colonna sonora
originale per il popolare film francese La Boum. (in Italia uscito
col titolo "Il tempo delle mele"), interpretato da Sophie Marceau.
19-George Orwell dal libro "1984.
20-John Donne (1572 – 1631), poeta e religioso inglese.
21-Umberto Galimberti: Sospesi nell'aria ecco il nostro sogno.
22 -La cultura dei rifiuti-Baumann
23- The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir,
e interpretato da Jim Carrey