“C’ERA UNA VOLTA IL TEMPO DELLE MELE”
PRIMA PARTE
Relazione presentata al Convegno Nazionale di Astrologia a Roma di Paolo Crimaldi e al Convegno Astrologico CIDA Roma- Lazio 2018
“Fra Bullismo e Cyberbullismo l’esercito degli Hikikomori avanza”
Questo mio dire di oggi è per tutti quei viaggiatori alla ricerca della VERITA’ .. per voi che state attraversando la fase di risveglio e che vi state domandando CHI SONO IO, UOMO DEL TERZO MILLENNIO, COSA CI FACCIO QUI? QUAL’E’ IL SENSO DELLA MIA VITA? Quando la vita è vuota, quando la vita non ha significato, quando ci “viviamo addosso” e ci allontaniamo dal nostro centro vitale è facile arrendersi, non vivere. In Astrologia “la chiamata , il risveglio sono scanditi da tempi precisi in linea con i transiti di Urano , colui che risveglia il Dormiente, la coscienza intorpidita dal sovrapporsi di schemi comportamentali acquisiti che impediscono di illuminare il cammino..ma quando l’Anima chiama il Maestro risponde.. e oggi vi voglio con me in questo viaggio,alla ricerca di risposte. Condividendo con me sole undicesima , un progetto che prevede TUTTI UNICI E SPECIALI,come vuole il dio del cielo stellato per il quale tutti meritano la dignità di abitare felicemente questa terra. Voi padri e madri come me. Noi testimoni dell’infelicità dei nostri figli. Un viaggio difficile ,a volte spinoso. Ma dobbiamo metterci nudi e affrontare tutte le difficoltà. Oggi voglio risvegliare le coscienze intorpidite e SENSIBILIZZARVI SU UN ARGOMENTO CHE CI RIGUARDA TUTTI, E NON LO SAPEVAMO.
«Che cos’è l’uomo?»,si interroga Camus , «È questa forza che finisce sempre per scuotere i tiranni e gli dei». L’uomo è, nella sua essenza, un uomo in rivolta: è «la sola creatura che rifiuti di essere ciò che è”(2). Un uomo che dice NO ,che si ribella ad ogni comandamento che ritiene inaccettabile. La ribellione del giovane prometeico che cambia le carte in tavola, rifiuta il fuoco sacro e deluso beffeggiato,indagato,senza via di scampo, persegue la rinuncia,in un delirio totale di auto reclusione e negazione di ogni definizione , una non- identità sociale che stipula con il fuoco un patto di intolleranza. In ogni rivolta c’è un «io» che si riconosce in un «tu», un atto di solidarietà in virtù del quale «Mi rivolto, dunque siamo» (1). La facoltà più nobile dell’uomo, perché essa è “il rifiuto di essere trattato come una cosa” Uomini che non si dividono più in giusti ed ingiusti, ma in signori e schiavi .Questo ripugna a Camus. Questo ripugna ad ogni uomo buono..questo ripugna a me. “Chi nega la dignità umana, costringe altri uomini a rinunciarvi. Questa è la colpa sociale, il peccato originale delle società che, in ogni tempo, ha prodotto sofferenze indicibili.” (3)
Ed ecco che nel conflitto prometeico avanza l’esercito degli Hikikomori (4) , una delle forme più estreme e incomprensibili di auto-reclusione. […].
Sono quelli che un giorno dicono “no” e non escono più . Adolescenti che attraversano l’esistenza come spettri, si rannicchiano nelle loro tane , privilegiando l’oscurità e l’ombra, si infliggono un narcisistico isolamento per sfuggire a un totale “senso di vergogna”.
Il cielo in una stanza titola, una famosa canzone di Gino Paoli.. il cui ritornello è a noi tutti molto familiare, ritornello che nelle pieghe del cuore di questi ragazzi diventa: :” Io vedo il cielo sopra me che resto qui abbandonato come se non ci fosse niente più niente al mondo”
Ma chi sono questi adolescenti che confinano il loro cielo in una stanza?“Autoreclusi, in fuga da un mondo da cui si sentono emarginati e feriti. Rifiutano la vita e compiono un atto di protesta e difesa per dominare un sentimento profondo e straziante di inadeguatezza..” Si trovano a fare i conti con idee grandiose rispetto a se stessi. Alla ricerca costante di un ideale di perfezione .
“Come vivere in una fredda conchiglia senza tempo” (5)
La chiave della situazione sarà rompere la conchiglia, Ovvero una barriera che noi chiamiamo super-io
I pianeti rappresentano in Astrologia le nostre istanze psichiche e gli archetipi che compongono la nostra psiche. Ognuno di loro ha la sua propria funzione. Sono la parte divina e celeste dell’Astrologia. Abitano i nostri luoghi interni,. Come nell’antichità un tempio era vuoto e privo di significato fino a quando non veniva consacrato ad un DIO , così nel nostro Tema Natale i Pianeti con la loro energia danno un valore sacro e potente alla casa che abitano indicandoci la via all’esperienza che dobbiamo fare in quel luogo, come descritto dal pianeta stesso. E Saturno nel progetto dell’IO, rappresenta quella “BARRIERA” che inizialmente impedisce l’immissione di contenuti che potrebbero minare il sereno sviluppo della coscienza. Ma quando questa modalità si incancrenisce, bloccando il progetto dell’anima,Urano crea lo scossone necessario perché avvenga il RISVEGLIO. Una bomba ad orologeria che scoppierà e aprirà le porte a quei contenuti nascosti che ci servono per crescere. Il viaggio “inizia quando l’Anima..fino a quel momento in “sonnecchiante attesa” (Assagioli), inizia il Risveglio spesso molto doloroso, perché prendere coscienza di cosa siamo chiamati ad essere ,non è cosa facile ma è anche l’esperienza “più preziosa e meravigliosa che un essere umano possa mai sperimentare.”. “L’essere umano deve risvegliarsi spiritualmente e diventare un essere pienamente cosciente e spiritualmente responsabile”.
Ma in queste anime incatenate il processo è difficile, cominciano il viaggio senza gli strumenti psicologici necessari per affrontarlo. Guardano la vita attraverso un solo raggio di luce, quello che irrompe improvviso nel buio della loro stanza,un buio che protegge, isola, rassicura. Questo è il loro mondo:
Uomini e donne senza FEDE, ci suggerisce Baumann in “Vite di scarto”, a cui manca un credo, una guerra per cui combattere. E “se l’uomo perde la fede perde l’immortalità”e in lui si inaridirà non solo l’amore ,ma anche qualsiasi forza vitale capace di perpetuare la vita nel mondo. Non ci sarà più niente di immorale,tutto sarà permesso, .”Non c’è virtù se non c’è immortalità. […]Mettete la ragione al posto della fede e l’egoismo diventerà l’unica soluzione ragionevole.” E “allora l’uomo diventerà esso stesso come un dio imbevuto di spirito divino e di orgoglio titanico”(6) . È un’anima che perde il colore, perde la sua voce. “Una vita vissuta nell’oscurità perde la sua funzione creatrice e, a lungo andare anche l’intelligenza.”
Il fenomeno, nato in Giappone negli anni 80, si sta diffondendo in Italia, coinvolgendo ragazzi dai 12 ai 25 anni e più. È un’epidemia silenziosa che sta crescendo e che per adesso pochi sanno curare,perché pochi sanno ancora capire. Giovani, intelligenti, sensibili. Che decidono di isolarsi dalla realtà, chiudono le finestre abbassano le serrande usano lo scotch per evitare che possa entrare la luce e qualsiasi tipo di rumore , sbarrano la porta della loro camera con catenacci e lucchetti affinché niente e nessuno possa entrare. Escono dai loro bunker solo di notte per sfuggire gli sguardi, e dormono di giorno, affinché il sole non possa contagiarli , determinando uno squilibrio, con non pochi effetti collaterali. Sia nell’anima che nel corpo. L’ombra si è impossessata dei loro cuori .
Fa freddo e si congela nelle stanze della loro anima, perché si sa, senza Sole non c’è Vita, senza Luce non si illumina il Cammino.
Sono tutti amanti della cultura giapponese sia nelle sue forme contemporanee che in quelle del passato, sono appassionati e dipendenti da “anime e manga giapponesi.
“Welcome to the NHK“(7) : l’opera più nota dello scrittore Tatsuhiko Takimoto, definitosi lui stesso uno hikikomori, è diventata la loro Bibbia.
Li disegnano, li leggono, li guardano, creano profili Facebook con nomi molto evocativi : Akira, Goku, Ataru, Yobikoe e via dicendo. Li considerano “esempi da seguire, portatori di uno stile di vita da imitare. Si sentono giovani samurai,eroi senza macchia” (Carla Ricci 8)
Nei loro temi di nascita ci sono chiari segnali di quali sono le loro ferite : Sole e Luna toccati da Chirone, ferita narcisistica e di non riconoscimento , ferita del rifiuto , di abbandono , di inadeguatezza. La ferita è un taglio e ci tiene separati dall’unità, va riconosciuta per essere cauterizzata , chiede un assunzione di responsabilità affinché si possa accedere alla guarigione. Nega qualsiasi autocompiacimento e richiede un nostro preciso intervento per arrivare ad un cambiamento profondo. Se ci Identifichiamo con il ruolo della Vittima, in uno stato di passività e rinuncia , costruiremo l’alibi perfetto per leccarci le ferite. Nel mito di Chirone si evince proprio quella non accettazione dell’Imperfezione, e la ferita è un imperfezione perché ci obbliga a confrontarci con la nostra parte umana e mortale. Urano, con i suoi insight, può folgorarci permetterci un salto quantico ,ma il dio del cielo stellato è castrato da Saturno che non permette la connessione attivando un processo di autoconservazione. Da una parte i sensi di colpa per la propria inadeguatezza,dall’altra quel bisogno di abbandono ad un ideale più universale e poetico dell’esistenza, classico di molti artisti e geni di cui la nostra storia è ricolma.
E Urano/Prometeo, il ribelle, inascoltato si manifesterà nella sua ombra , l’IBRIS, cadrà nell’arroganza e nella presunzione, un “egoica” spinta verso la propria diversità, un universo a se stante , dove la Nobiltà dell’ Anima non può essere contaminata dalle brutture del mondo. Io Dio orfano , figlio di me stesso. Nel fare questo rinnegano le proprie emozioni. E se ci scolleghiamo da loro, ritenendo di poterlo fare impunemente la nostra vita diventa povera e senza significato. Ma la nostra anima non si arrenderà e userà tutti i canali possibili per ricontattare il nostro centro vitale , usando il nostro corpo come messaggero, attraverso sintomi psicosomatici molto precisi .La genetica oggi ha dato la risposta a questo collegamento fra psiche e corpo grazie al lavoro di Candice Pert. Nel nostro sangue scorrono “Molecole di Emozioni”,(9) informazioni che arrivano sotto forma di sostanze chimiche. Questo è estremamente importante per comprendere appieno l’importanza della Luna e quanto sia fondamentale e indispensabile , per la nostra salute far funzionare l’intera gamma delle nostre emozioni. Emozioni Positive come amore gioia felicità che questi ragazzi negano trattengono e non elaborano. Attivando solo quelle negative come rabbia paura vergogna .
“Oggi in Italia si stima ci siano circa 120 mila autoreclusi – dice Matteo Lancini (10), psicoterapeuta che da anni cura gli hikikomori italiani- punta estrema dei Neet, ossia quei due milioni di giovani che non studiano né lavorano. Tutti gli hikikomori sono NEET, ma non tutti i NEET sono hikikomori. Le cause sociali e le motivazioni alla base dei due fenomeni sono diverse: l’aumento dei NEET in Italia è inevitabilmente collegato alla crisi economica,[…] l’inattività degli hikikomori, invece, è legata a scelte di carattere ideologico.” Il disagio può variare da cultura a cultura, ma sembra che attualmente possa riguardare i giovani di tutto il mondo “economicamente emancipato”.
L’hikikomori nella sua definizione generale non rappresenta una “fobia sociale” ma uno dei tanti “esiti imprevisti delle società contemporanee più “ricche”.”È un “ cosciente ritiro sociale”, una forma estrema di protesta, un grido di dolore, che “nasce dal non sentirsi adeguati ai propri coetanei, incompresi a scuola, schiacciati dalla competizione”, spiega ancora Matteo Lancini. “La società è sempre più complessa, più competitiva, e i giovani oggi sono eccessivamente protetti dalla famiglia, più narcisisti, meno inclini ai sacrifici e a diventare indipendenti, tutti elementi che possono favorire la resa finale, cioè l’hikikomori”.
A questo si può aggiungere una diversa chiave di lettura e cioè che forse quei giovani ,prigionieri di un credo hanno colto senza saperlo l’oscurità che regna “fuori” e fuori non ci vogliono stare. Per un Hikikomori è doloroso sia far parte della società che non farne parte.” Dunque vittime di in una società che mira al progresso e li sacrifica come DANNO COLLATERALE, ,una società dove non c’è posto “per consumatori difettosi, incompleti, insoddisfatti…Sono gli outsider di ogni generazione..E la società organizzata.. li tratta alla stregua di scrocconi e intrusi. … uomini che rodono i tessuti sani della società. Ma a loro sembra non importare nulla . Loro chiedono la “ Sovranità al diritto di esenzione” e “non c’è legge che perdoni gli esclusi.”(6)
È stata i dimostrata l’esistenza di un “hikikomori primario”, uno stato di ritiro che non deriva da nessun disturbo mentale preesistente nel quale si muovono moltissimi ragazzi apparentemente tranquilli. La sociologa francese Maïa Fansten (11) ci ha fornito una classificazione di quattro tipologie di Hikikomori:
Ritiro alternativo: “un modo per evitare l’adolescenza..e crescere in modo diverso”. Ritiro reazionale: ” reazione sintomatica a una situazione di grandi difficoltà familiari. Ritiro dimissionario: ” un modo per fuggire dalle forti pressioni sociali”. Ritiro di sospensione o Ritiro a “crisalide” : ” sospensione del tempo che esprime un’impossibilità di essere un individuo adulto autonomo.” A questa classifica aggiungerei i “3 stadi”12 ipotizzati da Marco Crepaldi (13) ,psicologo fondatore del sito hikikomori italia,
Nel Primo stadio il ragazzo inizia ad isolarsi,ma non è cosciente . Nel Secondo stadio comincia a prendere coscienza che l’isolamento può diventare una scelta. Nel Terzo stadio: l’abbandono alla pulsione di isolamento sociale è totale . Si barrica in camera e non parla più con nessuno,neanche con i genitori , esponendosi al rischio di sviluppare psicopatologie. La solitudine non può che portare altra solitudine. E una volta che l’hikikomori ha raggiunto l’ultimo stadio , riportarlo alla vita sociale è molto difficile. Bisogna intervenire subito, quando si manifestano i primi campanelli d’allarme e l’allontanamento dagli amici di vecchia data, è il più importante ,è l’ultimo step ,quello più grave. Va comunque detto che l’Hikikomori non è mai statico, ma in continua evoluzione, e queste fasi non sono poi così rigide,ci sono fasi intermedie, repentini sbalzi e cambiamenti improvvisi,risalite,ricadute.
Ma gli Hikikomori non sono d’accordo,anzi sono indignati e si ribellano a qualsiasi tentativo di essere classificati in teorie in cui non si riconoscono mai completamente.
E questa radicale obiezione non è di fatto una bugia. “Non vogliono essere aiutati e troppo spesso sottovalutano in modo indiscriminato l’impatto che la propria scelta avrà sul loro benessere futuro.” Il trionfo del “qui e ora”. Ma il diritto di vivere ognuno la propria vita come meglio ritiene cessa nel momento in cui quella scelta, pesa sulle spalle degli altri,soprattutto nel dolore della famiglia . E questa è la lezione di Saturno , una lezione dura da imparare, soprattutto per questi Nettuniani scontenti e ribelli.
Quando Saturno abbassa le difese e permette all’inconscio di mostrarsi , la coscienza deve avere chiari confini. Il limite è la realtà. Se non ce l’hai non puoi andare oltre. Questo senso di realtà è la nostra funzione cognitiva delegata a Mercurio. Saturno è la nostra legge interna , quella che devi introiettare e fare tua. Lui ti chiede di assumerti la responsabilità delle tue azioni perché ogni scelta ha una conseguenza. “E ogni scelta ha un prezzo da pagare. Ma Saturno non ti obbliga , non è così ubbidiente, è lui che castra Urano non il contrario.” La battaglia fra il super-io castrante e giudicante di Saturno e l’ inconscio nettuniano che vuole abbandonarsi alle sue emozioni, libero e senza regole è incessante . Si oppone alla sesta casa come per indicarci la necessità che questi due pianeti trovino un compromesso. Lo scontro fra queste due forze, nell’obbiettivo finale è “incerto imprevedibile ignoto”. Questo IO dovrà crescere fino a comprendere cosa il SE vuole. E le crisi esistenziali rappresentano proprio la chiamata del SE.
Troppi di loro sono ragazzi e ragazze particolarmente introspettivi e con una spiccata sensibilità nei confronti della vita. Non cercano il suicidio, anche se si ispirano a modelli oscuri, come lo “Slender Man” o ancora “Joker”. All’interno del cuore di questi ragazzi si nascondono troppe faccettature, diventa fondamentale capire cosa origina quel rifiuto, indagare l’inizio della crisi . Si continua a ripetere che non vanno considerati malati psichiatrici e che non devono essere esposti a cure farmacologiche , ma di fatto c’è qualcosa che non va e bisogna prima di trarre affrettate conclusioni analizzare tutte le ipotesi. L’incapacità di gestire la rabbia ,il risentimento nei confronti dei propri genitori, colpevoli della loro sofferenza, la fobia scolastica, l’antropofobia, (paura della gente), l’agorafobia, (paura degli spazi aperti) , l’automisofobia, la paura di sporcarsi, che può trasformarsi in un disturbo ossessivo-compulsivo . Sono sintomi fobici, che se appaiono nelle motivazioni del ritiro vanno assolutamente indagati. Nei casi più gravi ci può essere anche la perdita di contatto con la realtà, paranoia e ideazione persecutoria.(14)
by Nunzy Conti-tutti i diritti sono riservati
FINE PRIMA PARTE
LA SECONDA PARTE :
Da“ON THE ROAD “ a “IN THE ROOM, l’esercito degli Hikikomori avanza.
“Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire domani”
Bibliografia e riferimenti "Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione" di Carla Ricci “Vite di scarto” di Zygmunt Baumann “ Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi” di Zygmunt Baumann “I miti del nostro tempo” di Umberto Galimberti “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani” di Umberto Galimberti “On the Road” Jack Kerouac "1984” di George Orwell -Il sito di “ Hikikomori Italia” di Marco Crepaldi , http://www.hikikomoriitalia.it/ NOTE 1-«Prometeo e l'amore generoso per l'uomo. L'antropologia della rivolta in Albert Camus». Federica Ottavi 2–“Mi ribello, dunque siamo”. Tratto da Albert Camus, L’uomo in rivolta, Bompiani, pp. 17-19. Che fare davanti all’antica tragedia dell’ingiustizia? È la stessa domanda che si pose, oltre mezzo secolo fa, uno dei più grandi intellettuali europei, Albert Camus (1913-1960), e alla quale rispose con uno dei libri più belli scritti in Europa: L’homme revolté, “L’uomo in rivolta”, del 1951. 3-CAMUS E NOI di Paolo Cortesi 4- Il termine Hikikomori ,formato da hikiku, tirare e komoru, ritirarsi, e ha il significato, isolarsi, escludersi. È stato utilizzato per la prima volta nel 1985 da Tomita Fujiya e ripreso nel 1998 da Saitō Tamaki,quando pubblicò il primo libro sul fenomeno Hikikomori (Tajan, 2015). 5-Guest, Giancarlo Dimaggio Hikikomori e disturbo narcisistico di personalità 6-Vite di scarto,Bauman. 7-Dal romanzo "Welcome to the NHK" di Tatsuhiko Takimoto, p. 187 La sigla NHK non indica l'emittente televisiva giapponese, bensì Nihon Hikikomori Kyōkai.Tatsuhiko Takimoto Data di nascita: 20,Settembre,1978. Tatsuhiko Takimoto è uno scrittore giapponese, noto per essere l'autore del romanzo Welcome to the NHK, avente come soggetto le riflessioni di uno hikikomori di nome Tatsuhiro Satō. Dal libro sono stati tratti un manga e una serie televisiva anime. 8- L'antropologa Carla Ricci (attualmente ricercatrice presso l'Università di Tokyo),pioniera e massima esperta mondiale sul fenomeno degli hikikomori. Nel 2008 pubblica un libro che tuttora rimane un punto di riferimento per chi si avvicina a questa tematica: "Hikikomori: adolescenti in volontaria reclusione". Negli anni successivi pubblica altri 3 libri sull'argomento, l'ultimo: "La volontaria reclusione. Italia e Giappone: un legame inquietante" 9- Le emozioni sono informazioni che arrivano sotto forma di sostanze chimiche. Da un punto di vista biologico sono dei neurotrasmettitori, molecole di sostanze chimiche, e ad ogni emozione corrisponde un neurotrasmettitore. Nel nostro corpo, sulle nostre cellule sono sistemati i recettori di ogni singolo neurotrasmettitore si piazzano sulle membrane cellulari. Ogni recettore può ricevere solo un neurotrasmettitore, collegati come una serratura e una chiave. Quel neurotrasmettitore andrà solo nei recettori di quei neurotrasmettitori: quindi la paura, da un punto di vista chimico, ACTH, cortisolo, si sistemerà su determinati recettori di ACTH e cortisolo, la gioia, dopaminici, altri, e così via.”(Fassio)” 10- Matteo Lancini è uno psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza) e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto Arpad-Minotauro. Agli hikikomori Matteo Lancini ha dedicato gran parte del saggio "Abbiamo bisogno di genitori autorevoli". 11- La sociologa francese Maïa Fansten, che da anni si occupa di isolamento sociale, ci ha fornito una classificazione di 4 tipologie di hikikomori. - Ritiro alternativo: "un modo per evitare l'adolescenza.. e crescere in modo diverso". Non accetta di adeguarsi . Ribellione nei confronti della società, considerata negativa ed opprimente. Spesso, questo tipo di ritiro è preceduto e determinato da una forte depressione esistenziale. - Ritiro reazionale: " reazione sintomatica a una situazione di grandi difficoltà familiari." Vivono o hanno vissuto in contesti sfavorevoli. Tendenza all'isolamento già preesistente. Evento particolarmente traumatico, avvenuto all'interno del contesto famigliare, oppure nell'ambiente scolastico o in quello sociale. Qui possiamo trovare le vittime di bullismo. -Ritiro dimissionario: " modo per fuggire dalle forti pressioni sociali", riguarda quegli hikikomori che non riescono a sostenere le aspettative genitoriali o, più in generale, dalla società. Si nascondono oppressi dalle aspettative altrui. Qui si inseriscono gli hikikomori Giapponesi - Ritiro di sospensione o Ritiro a "crisalide" : " sospensione del tempo che esprime un'impossibilità di essere un individuo adulto autonomo." Si cerca nell'isolamento una fuga dalle responsabilità e le incombenze dell'età adulta Si ritiene di non avere ne gli strumenti ne le competenze per affrontarle e questo genera una grande paura del futuro creando forte ansia e si sospende il tempo come una crisalide. 12- Primo stadio:Il ragazzo o la ragazza comincia a percepire la pulsione all'isolamento sociale, senza però riuscire a elaborarla consciamente. Si accorge di provare malessere quando si relaziona con altre persone, trovando maggiore sollievo nella solitudine. In questa fase, tuttavia, l'hikikomori prova a contrastare tale pulsione, continuando a mantenere delle attività sociali che richiedono un contatto diretto con il mondo esterno, nonostante il malessere provocatogli da quest'ultime lo portino a preferire le relazioni virtuali.I comportamenti che caratterizzano questo stadio sono: il rifiuto saltuario di andare a scuola utilizzando scuse di qualsiasi genere, il progressivo abbandono di tutte le attività "parallele" che richiedono un contatto diretto con il mondo esterno (per esempio, le attività sportive), una graduale inversione del ritmo sonno-veglia e la preferenza per attività solitarie (soprattutto legate alle nuove tecnologie, come, per esempio, i videogames o il consumo sregolato di serie TV sui portali di streaming). -Secondo stadio :Il ragazzo o la ragazza comincia a elaborare consciamente la pulsione all'isolamento e ad attribuirla razionalmente ad alcune relazioni o situazioni sociali. È in questa fase che si cominciano a rifiutare puntualmente le proposte di uscita degli amici, si abbandona progressivamente la scuola, si inverte totalmente il ritmo sonno-veglia e si trascorre la quasi totalità del proprio tempo chiusi nella camera da letto dedicandosi ad attività solitarie. I contatti sociali con il mondo esterno si limitano ora quasi esclusivamente a quelli virtuali, coltivati attraverso il web soprattutto utilizzando chat, forum e giochi online. Viene mantenuto anche un rapporto (spesso conflittuale) con i genitori e gli altri membri della famiglia. Terzo stadio:Il ragazzo o la ragazza decide di abbandonarsi completamente alla pulsione di isolamento sociale e si allontana progressivamente anche dai genitori e dalle relazioni sviluppate in rete. Quest'ultime diventano per lui o per lei fonte di grande malessere, in un modo simile alle relazioni sociali canoniche. L'hikikomori sprofonda in un isolamento pressoché totale, esponendosi a un grande rischio di sviluppare psicopatologie (soprattutto di natura depressiva e paranoide). 13-Marco Crepaldi ,laureato in Psicologia Sociale, specializzatosi nel campo della comunicazione digitale. Fondatore del sito “Hikiikomoriitalia.it. Il progetto "Hikikomori Italia" ambisce a creare una rete nazionale che metta in contatto genitori e ragazzi hikikomori provenienti da tutta Italia, facendo corretta informazione e con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. In quanto Associazione, ambisce, inoltre, a implementare servizi dedicati a chi soffre di isolamento sociale su tutto il territorio italiano. "Hikikomori Italia" è la prima associazione nazionale sul fenomeno degli Hikikomori (isolamento sociale volontario). Nasce, a partire da questo blog, con l'obiettivo di colmare il gap informativo esistente sul tema in Italia e ambisce a diventare un punto di riferimento per genitori, ragazzi e professionisti del settore. Attualmente l'associazione mette a disposizione diversi strumenti gratuiti per i suoi membri, come ad esempio una chat libera dedicata ai ragazzi hikikomori, un gruppo Facebook pensato per i genitori che vogliono condividere la propria esperienza e offrire sostegno reciproco un Forum dove poter raccontare la propria storia di reclusione senza filtri. Infine, anche una pagina Facebook per tutti coloro che vogliono rimanere aggiornati sull'argomento, sapere come evolve il fenomeno nel nostro paese e nel mondo. Comprendere davvero i motivi di questa crisi sociale. 14- Il fenomeno dell’hikikomori: cultural bound o quadro psicopatologico emergente? Aguglia et al., 2010 15-L’uomo tecnologico del Terzo Millennio è sempre meno naturale di Giuseppe Lembo 16- il nome deriva dal lat. pravus (malvagio), di cui resta traccia in espressioni quali "compiere una bravata", trascorrere una "notte brava" e simili. Compaiono per la prima volta nel cap. I, nella persona dei due figuri che, su incarico di don Rodrigo, minacciano don Abbondio perché non celebri il matrimonio tra Renzo e Lucia. 17- Lezione sulla Luna,Lidia fassio 18-Reality è una canzone interpretata dal cantante inglese Richard Sanderson. E’ uscita nel 1980 come brano della colonna sonora originale per il popolare film francese La Boum. (in Italia uscito col titolo "Il tempo delle mele"), interpretato da Sophie Marceau. 19-George Orwell dal libro "1984. 20-John Donne (1572 – 1631), poeta e religioso inglese. 21-Umberto Galimberti: Sospesi nell'aria ecco il nostro sogno. 22 -La cultura dei rifiuti-Baumann 23- The Truman Show è un film del 1998 diretto da Peter Weir, e interpretato da Jim Carrey