Mito dell’Acquario:Il sacrificio di Prometeo

La tortura di Prometeo, Jean Louis Cesar Lair

Prometeo, è il logos greco, colui che portando sulla terra il fuoco divino (l’intelligenza e la coscienza) dotò l’uomo di ragione e di mente… Quindi in ogni religione noi vediamo questi “dei “punire l’uomo per il suo desiderio di conoscere.Gli dei (Elohim) erano avversi a che gli uomini divenissero “come uno di noi” (Genesi III,22), ed in possesso della conoscenza del “bene e del male”… Secondo la versione del Mito greco, il  semidio (Prometeo) deruba gli dei (gli Elohim) del loro segreto – il mistero del fuoco creativo. Per questo tentativo sacrilego egli è precipitato in basso da KRONOS e consegnato a Zeus, il PADRE e creatore di un’umanità che egli vorrebbe cieca intellettualmente e simile agli animali, una deità personale che non vuole vedere l’UOMO “come uno di noi”. Quindi Prometeo, “il datore di fuoco e di luce” è incatenato al Monte Caucaso e condannato a soffrire atroci pene. (prometheos.com)

Per quello che è il suo significato simbolico,Prometeo in greco significa “COLUI CHE PREVEDE”, questo mito viene associato al segno del

Acquario

Regno-acquarius by Giovanni Auriemme

Prometeo di Lord Byron

“Il tuo delitto divino fu l’essere gentile, /di rendere con i tuoi precetti la somma dell’umana infelicità minore,/e di rafforzare la mente dell’Uomo; ma pure impedito come tu fosti dall’alto,/nella tua energia paziente,nella resistenza, e rifiuto/del tuo Spirito impenetrabile,che Terra e Cielo non poterono sconvolgere,/ereditiamo una lezione imponente:sei un simbolo e un segno/ai Mortali del loro fato e forza;come te, l’Uomo è in parte divino,/una corrente intorbiditasgorgante da una fonte pura;/e l’Uomo parzialmente può prevedereil proprio destino lugubre;/la propria miseria e resistenza,e la propria triste esistenza senza alleati:/a cui il suo Spirito può opporsi,all’altezza di tutti i dolori,/e una volontà ferma, e un profondo sentire che persino nella tortura sa scorgere/la propria segreta ricompensa;trionfando là dove osa gettare la sfida,/e della Morte facendo una Vittoria.”

Traduzione di Tommaso Kemeny

 E adesso andiamo a raccontare la storia…

Prometeo era figlio della Ninfa Climene e del Titano Eurimedonte, oppure di Climene e Giapeto, ed i suoi fratelli erano Epimeteo(che significa”colui che ha solo il senno del poi”) , Atlante e Menezio. Il fratello maggiore era Atlante, conosceva tutto quello che si cela negli abissi del mare, il suo regno era più vasto dell’Asia e dell’Africa messe assieme. Gli egiziani dicono che Atlante fosse figlio di Poseidone, e che le sue cinque coppie di fratelli gemelli giurassero lealtà sul sangue di un toro sacrificato. All’inizio i fratelli erano molto virtuosi e saggi, ma un giorno si lasciarono vincere dall’avidità e dalla crudeltà, per punirli gli dei scatenarono un diluvio che distrusse il loro regno. Atlante e Menezio, che sopravvissero al diluvio, si unirono a Crono e ad altri Titani per combattere gli dei dell’Olimpo. Zeus, però, uccise Menezio con una folgore e condannò Atlante a portare sulle spalle il Cielo per l’eternità. Atlante era il padre delle Pleiadi, delle Iadi e delle Esperidi e sostenne sempre il Cielo sulle spalle, ad eccezione di quando Eracle lo alleviò, anche per poco, di quel peso. Alcuni dicono che Perseo pietrificò Atlante mostrandogli la testa della Medusa, ma scordano che Perseo era un lontano antenato di Eracle. Prometeo, che previde la sconfitta dei Titani, preferì schierarsi dalla parte di Zeus. Egli, che era il più intelligente dei Titani, aveva assistito alla nascita di Atena dalla testa di Zeus e la dea stessa gli insegnò l’architettura, l’astronomia, la matematica, la medicina, l’arte di lavorare i metalli, l’arte della navigazione e altro ancora, che egli poi a sua volta insegnò ai mortali. Zeus che era intento a distruggere il genere umano s’irritò nel vedere gli uomini diventare sempre più esperti e potenti. Un giorno, nella piazza di Sicione, si accese una discussione a proposito delle parti di un toro sacrificato che si dovevano offrire agli dei. Prometeo fu invitato a fare da arbitro, egli scuoiò il toro facendo due sacche con la sua pelle, e li riempì una con la carne nascosta sotto lo stomaco, che non è molto appetitoso, e l’altra con le ossa coperte da uno strato di grasso. Quando le presentò a Zeus affinché li scegliesse, il dio si fece trarre in inganno e scelse la sacca che conteneva le ossa. Irato, punì Prometeo privando il genere umano dal fuoco.

Francesco Scaramuzza, “Prometeo ruba il fuoco agli dèi”
Prometheus, Gustave Moreau, 1868

Epimeteo angosciato per la sorte del fratello, si affrettò a sposare Pandora(in greco significa “tutti i doni”), che per volontà di Zeus era stupida, malvagia e pigra, quanto bella. Una volta sposati, la donna, aprì il vaso che Prometeo aveva affidato al fratello raccomandandogli di tenerlo sempre chiuso. Il vaso conteneva tutte le Pene che possono affliggere l’umanità quali: la Vecchiaia, la Fatica, la Malattia, la Pazzia, il Vizio e la Passione. Oltre alle Pene, Prometeo, aveva rinchiuso anche la Speranza, che con le sue bugie evitò che tutti gli umani commettessero suicidio.

( web.tiscali.it/mitologia)

Pandora(John William Waterhouse)

Se volete approfondire il Mito del Vaso di Pandora vi suggerisco di andare su mitologiagreca

e per un approfondimento sui significati del simbolo andate su

www.prometheos.com

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