Uno più uno fa tre,tecniche della carta Composita

Direttamente da CONVIVIO ASTROLOGICO
di Liz Greene
traduzione di Margherita Fiorello

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L’oroscopo della relazione

Il concetto che sta alla base della carta composita è che essa rappresenta la relazione stessa, intesa come una entità diversa e terza rispetto alle due persone che la compongono.
La carta composita è un campo energetico che condiziona i due partner, tira fuori da loro alcune caratteristiche specifiche ed impone le proprie dinamiche. La carta composita non sembra descrivere i sentimenti di una persona verso l’altra; in questo senso è molto diversa dalla sinastria, che descrive l’alchimia fra due persone in base all’effetto che uno provoca sull’altro. Quando studiamo una sinastria in una relazione diciamo: “La tua Venere è congiunta al mio Marte. Stai attivando il mio Marte e tirando fuori la mia energia marziana, mentre io sto attivando la tua Venere e sto provocando una tua risposta venusiana”. Ci sentiamo cioè in un certo modo l’uno verso l’altro a seconda dei pianeti interessati.
Quando studiamo una carta composita non stiamo esplorando quello che due persone sentono l’uno per l’altra, ma interpretiamo il campo di energia che esse generano. La carta composita è come un figlio, una entità terza che porta l’eredità genetica di entrambi i genitori, ma combina i loro geni in una maniera assolutamente nuova ed esiste in una maniera completamente indipendente da loro.
Poiché la carta composita è una carta di nascita dobbiamo studiarla con le stesse regole. Essa ha una sua identità che corrisponde al suo scopo (il Sole) ed una sua caratteristica risposta emotiva (la Luna). Ha un modo di comunicare (Mercurio) e di esprimere valore (Venere), di esprimere la sua energia (Marte), di crescere ed espandersi (Giove), dei limiti interiori e meccanismi di difesa (Saturno). Essa ha una sua specifica vulnerabilità alle istanze collettive (Chirone) e riflette certi ideali di progresso e mutamento (Urano), oltre avere degli ideali (Nettuno) ed un istinto di sopravvivenza che può essere utile per la continuità della relazione stessa, ma anche la capacità di distruttività se essa è minacciata (Plutone). Ha un’immagine ed un ruolo sociali (MC) ed una “personalità” che si esprime in certi modi caratteristici (Ascendente). I segni, in una carta composita, descrivono il “temperamento” della relazione, i pianeti le energie motivazionali e le case i settori della vita in cui i pianeti si esprimono. Tutti questi concetti appartengono alle nozioni astrologiche di base, e non sono meno applicabili di quanto lo siano in un tema individuale.
Non siamo abituati a pensare alle relazioni come entità separate da coloro la compongono. Più spesso pensiamo in termini di quello che proviamo noi, o di quello che prova un’altra persona. Ma la relazione crea il proprio ambiente: nessuno di noi quando si trova da solo agisce alla stessa maniera di quando è metà di una coppia. Possiamo avere dei comportamenti caratteristici quando ci troviamo da soli, ma quando stiamo con il partner viene attivato un certo tipo di energia che ci spinge a comportarci in una maniera che spesso non passa inosservata. Due persone in relazione fra loro creano una atmosfera intorno alla loro coppia che non deriva da una scelta cosciente, ma semplicemente accade. I commenti degli amici possono farci capire quello che intendo: “Sono davvero una bella coppia”, oppure “Che vita eccitante debbono condurre”, mentre gli interessati non se ne accorgono neppure. Possiamo trovare Giove composito all’Ascendente Sagittario e la Bilancia al Mediocielo composito, ed ecco che gli altri percepiranno la relazione con una vibrazione gioviana-venusiana.
Ma se uno dei Saturno dei partner si congiunge alla Luna o si oppone al Sole dell’altro, la sinastria fra le due carte può far sentire i due come Sisifo e la sua pietra piuttosto che Mick Jagger e Jerry Hall. Ma può accadere anche il contrario. Il tema composito può avere Saturno all’Ascendente e Chirone culminante, ed il mondo può sembrare molto pesante quando si è con il compagno, anche se la sinastria può coinvolgere molti aspetti Venere- Giove-Urano riflettendo una eccitazione che i due partner sentono ma non riescono ad esprimere agli altri.
Possiamo imparare molto sugli assi di una carta composita chiedendo agli altri come vedono la relazione: rimarremmo sorpresi perché le risposte potrebbero non rispecchiare quello che sentiamo per il nostro compagno. La carta composita, come la carta natale, si mostra al mondo in base al proprio Ascendente e al proprio Mediocielo ed ha un pianeta dominante che focalizzerà la l’espressione della relazione in una certa casa ed un certo settore della vita. Le case della carta composita lavorano allo stesso modo di una carta natale, riflettendo sfere di importanza attraverso le quali si manifestano le dinamiche relazionali. Quando un pianeta composito sottolinea una casa composita, quel settore sarà molto importante nella relazione, ed entrambe le persone saranno concentrate su di esso, anche se la stessa casa è vuota nelle loro carte natali. Una relazione può spingerci a confrontarci con certe esperienze anche se “per nascita” non siamo predisposti né equipaggiati ad affrontarle.
I temi compositi hanno le loro leggi e le loro energie, e non hanno niente a che fare con il fatto di essere “ben accoppiati” con una persona. Esse non ci diranno nulla sulla compatibilità perché questo è il compito della sinastria, che rivela se la relazione è “buona” o “cattiva” in termini di alchimia fra due persone. Il tema composito ci dice invece il modello ed il significato di una relazione se si sceglie di costruirne una, di cosa è fatta e a che cosa serve.
Se vogliamo sapere se questa relazione ci farà felici o meno dobbiamo confrontarla con il tema natale. Se esaminiamo la sinastria tra il tema composito e le carte individuali dei due partner, possiamo apprendere molto sui sentimenti che le due persone provano all’interno della relazione. Possiamo prendere anche la carta di un terzo e scoprire cosa prova rispetto alla relazione che stiamo esaminando, oppure la carta dei figli e scoprire come loro vivono la relazione fra i due genitori e questo può essere molto utile per studiare le dinamiche familiari. Alcuni figli hanno un effetto disgregante sulle relazioni, mentre altri riescono a cementarle, e queste dinamiche vengono alla luce più facilmente studiando la carta composita fra i genitori piuttosto che la sinastria tra il bambino e il tema di ciascun genitore.

Libertà e destino all’interno

della relazione

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Lavorare con il tema composito ci insegna a non pensare solo a misura di individui. Dovunque andiamo ci interfacciamo con altre persone e non sempre possiamo scegliere con chi avere a che fare, come invece siamo abituati a fare quando si tratta di rapporti personali. Se qualcuno ha un quadrato Sole-Saturno può lavorare attivamente su questo aspetto e non esserne solo la vittima, o viverne l’aspetto oscuro. Nell’infanzia questo è sicuramente un aspetto difficile che può riflettere profondi sentimenti di insicurezza e di inadeguatezza, ma la risposta potrebbe essere “So che molta della mia insicurezza è connessa con mio padre e la mia infanzia. Mi pongo dei limiti perché a volta ho paura di volare troppo alto. Sono troppo duro e mi aspetto troppo da me stesso, ma sto cercando di lavorarci e di capirne i motivi. Forse ho bisogno di una terapia analitica che mi aiuti a trovare più fiducia in me stesso e di sviluppare le potenzialità legate al segno di Saturno”. Se uno è disposto a lavorarci sopra, il quadrato Sole-Saturno gradualmente si può modellare in qualcosa di forte e creativo. Ma quando un quadrato Sole-Saturno appare in un tema composito, la relazione non può andare in analisi, né proporsi coscientemente di lavorare sui sentimenti generati dall’aspetto e neppure provare sentimenti, anche se entrambi i partner possono lavorare sui propri Saturno. Tuttavia anche se nessuno dei due ha questo aspetto e riesce a capirne i motivi, la relazione avrà qualcosa di frustrante e limitante. Le limitazioni esterne che spesso accompagnano un aspetto composito Sole-Saturno possono sembrare allora stranamente impersonali e al di là del proprio controllo.
I sentimenti impersonali che si trovano in una carta composita possono metterci veramente a disagio, soprattutto per coloro che fanno astrologia psicologica, perché questo tipo di approccio astrologico implica la responsabilità individuale ed il convincimento che possiamo cambiare le nostre vite se siamo preparati a fare un profondo lavoro interiore. Poiché leggiamo la carta natale come un’immagine interiore, ci prendiamo tutta la responsabilità del modo in cui la viviamo e il livello di consapevolezza che abbiamo fa tutta la differenza. Un approccio psicologico all’astrologia ci permette di trasformare molte cose se solo facciamo uno sforzo sufficiente. Ma non ci si può illudere di poter cambiare tutto ed alcune cose sono fuori della nostra portata. Non sto insinuando che le carte composite non sono psicologiche o che dovremmo abbandonare questo tipo di approccio quando le interpretiamo, ma semplicemente che “psicologico” non vuol dire sempre libero, e cambiamento può voler dire un cambiamento di mentalità dei due partner rispetto alla relazione, piuttosto che il cambiamento della relazione stessa.
Non possiamo fare nulla per cambiare le dinamiche interne della relazione ed ovviamente si può dire lo stesso di un soggetto; ma in quest’ultimo caso abbiamo più spazio per influenzare le modalità con cui esprimiamo la carta natale. Questo ci da il senso interiore – valido o meno – di partecipare attivamente se non di creare il nostro futuro. E forse lo facciamo, in alcuni campi della vita. Ma la carta composita si presenta con una differente esperienza, se non con una diversa realtà. Possiamo modificare le nostre reazioni ai modelli della relazione e fare sforzi per assicurare sbocchi creativi alle energia che la animano. Ma anche con la massima cooperazione da parte del nostro compagno, le dinamiche della carta composita restano esterne alla nostra sfera di influenza. Una carta composita non dice “è una brutta relazione, sbarazzatene”, ma può dire “questa relazione pone dei limiti che nessuno può modificare”. Se l’aspetto è del tipo Sole-Saturno o Sole-Chirone ci possono essere limiti fisici alla relazione, che possono rivelarsi utili per uno e per entrambi i partner ma che tuttavia sembrano imposti. Lo stesso aspetto in una carta natale può significare gli stessi limiti, ma è diversa la nostra esperienza.
Prendiamo gli aspetti compositi Sole-Chirone. Li ho visti molte volte quando una relazione ha molti limiti ineludibili derivanti dal passato. Il passato può essere un ex-coniuge che vuole gli alimenti, o figli da un precedente matrimonio. Queste situazioni possono provocare molto dolore, specialmente quando sono coinvolti dei bambini, perché non importa quanto siano mature le persone coinvolte, ci saranno conflitti, sentimenti feriti, problemi finanziari. Qui non si tratta di cambiare la mentalità: una famiglia precedente è un fatto a priori che impone sempre dei limiti. Se in questa situazione una coppia non ne risente, allora probabilmente non ha questo aspetto nella carta composita.
Sappiamo che Chirone è correlato con l’esperienza delle ferite, soprattutto quelle che sembrano ingiuste e immeritate, e che sono un prodotto della collettività piuttosto che essere imputabili ad una data persona ed ad un suo atto premeditato. I contatti Sole-Chirone in una carta composita suggeriscono che la relazione stessa porta una ferita inguaribile e che probabilmente viene dal passato dei due partner, o dalla natura del mondo sociale in cui la coppia vive. Ma la relazione stessa può fornire la guarigione per entrambi, o per coloro che vengono in contatto con la coppia, perché i limiti che provocano la sofferenza offrono nello stesso tempo in se stessi la compassione e la comprensione. Ho visto qualche volta questo aspetto composito in coppie che volevano disperatamente un bambino e non ci riuscivano. Questa è una ferita che fa riflettere molto le persone su chi sono e cosa vogliono, e perché a loro non è sufficiente lo scopo riconosciuto dalla società di formare una famiglia.
Un altro esempio può essere una coppia dove c’è molta differenza di età fra le due persone, ed il più giovane osserva l’altro invecchiare ed ammalarsi: nessun amore e nessuna dedizione per quanto grande può fermare l’orologio della vita. Ci può essere un handicap fisico che può essere accettato genuinamente, ma comunque ostacolare gli spostamenti di entrambi, o un matrimonio misto, una relazione omosessuale, che provocano fastidio tra vicini che sono razzisti o hanno un concetto troppo stretto di normalità. Xenofobia e mentalità ristretta sono le caratteristiche di molta, troppa gente e questo è un fatto molto difficile da cambiare. Entrambi i partner saranno feriti dalla relazione, non perché sia negativa in sé, ma perché c’è qualcosa che affonda le radici nell’inconscio collettivo e ne limita le possibilità.
Non voglio sostenere qui che la situazione rimarrà statica. Dipende da ciò che intendiamo per guarigione. Le ferite di Chirone non spariscono e qualcosa è stato rotto per sempre anche se il veleno è stato estratto e la ferita rimarginata. Non si può rimanere innocenti una volta che si è stati toccati dal tipo di ferita che il pianeta simboleggia, ma certo può cambiare l’atteggiamento verso questa ferita, e ne può nascere una più grande tolleranza, compassione e saggezza. Ad esempio, non si può far sparire un bambino di un precedente matrimonio in una nuvola di fumo. Si può cercare di anestetizzare il proprio dolore tagliando fuori il bambino dalla propria vita, non vederlo più, ed ecco che spunta un altro problema da risolvere. Oppure si può scegliere di lavorare duramente per affrontare tutte le complicazioni, ed alla fine stabilire della relazioni soddisfacenti con tutte le persone coinvolte nel problema: alla base rimane sempre il compromesso, la tristezza e il senso del lutto, ma le persone sono state cambiate profondamente e permanentemente. Il passato non si può cancellare.
Come per una carta natale, della carta composita si può costruire il tema progresso che riflette i cambiamenti della relazione, come accade per il singolo. Ma il tema composito come entità non ha la stessa capacità della persona di decidere i cambiamenti od opporsi ad essi. Entrambi i partner possono decidere di lavorare su sé stessi per divenire più consapevoli, ed il modo in cui essi vivono la relazione può cambiare parallelamente. Ma le dinamiche principali della relazione sono come il seme da cui nasce inesorabilmente la pianta, con una naturale inevitabilità che ci fa sentire alieni alla nostra consapevolezza basata sui nostri Ego.
Questo seminario è stato tenuto il 27 aprile 1997 al Regent College, parte integrante della sessione estiva del Centre for Psychological Astrology

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