L’ORIGINE DEI TAROCCHI

Cari Viandanti..inizia oggi con questo articolo la collaborazione di Astri e Contrasti con il caro Amico, Pio del Guercio,  che ci renderà partecipi delle sue conoscenze e delle sue riflessioni sui Tarocchi.

antichi tarocchi

Preciso subito che sull’origine dei tarocchi tante sono le teorie ma nessuna è suffragata da prove certe.
Per tanti anni anche io sono stato divorato da questa curiosità… ma tanto più sono entrato in confidenza con questi simboli tanto più questa curiosità è andata scemando sino a sparire del tutto quando ho deciso che non hanno tempo, erano perfettamente in linea col grado di evoluzione umana di secoli fa e lo sono altrettanto oggi e nulla mi fa pensare che non lo saranno anche in futuro.
Torniamo a noi… tra le molteplici teorie ne prendo in considerazione tre, le più accreditate.

gebelinle monde
Quella che gli attribuisce la nascita più antica la dobbiamo a Court De Gebelen che individua nell’antico Egitto la loro origine.
Ne parla nel suo libro “ LE MOND PRIMITF” scritto nel 1781.
Riporto testualmente ciò che scrive a tal proposito:

“Se ci apprestassimo ad annunciare che esiste ancora ai giorni nostri un’Opera degli antichi Egizi, uno dei loro Libri sfuggito alle fiamme che divorarono le loro superbe Biblioteche, e che contiene la loro dottrina più pura su soggetti interessanti, ciascuno sarebbe, senza dubbio, desideroso di conoscere un Libro così prezioso, così straordinario. Se aggiungessimo che questo Libro è molto diffuso in gran parte d’Europa, che da molti secoli è tra le mani di tutti, la sorpresa andrebbe sicuramente crescendo: e non salirebbe al colmo, se assicurassimo che nessuno ha mai supposto che fosse Egizio, che lo possediamo come se non lo possedessimo affatto, che nessuno ha mai tentato di decifrarne una pagina: che il risultato d’una squisita saggezza viene considerato come un mucchio di strane figure che non significano nulla di per se stesse? Non si crederebbe che ci si voglia divertire, farsi beffa della credulità del Pubblico?
Il fatto è tuttavia verissimo: questo Libro Egizio, solo resto delle loro superbe Biblioteche, esiste ai giorni nostri: è così comune che nessuno Studioso s’è degnato d’occuparsene; nessuno prima di noi ha avuto mai il sospetto della sua illustre origine. Questo Libro è composto di LXXVII pagine o tavole, perfino di LXXVIII, divise in V classi, che offrono ciascuna soggetti così vari quanto divertenti ed istruttivi: questo Libro è in una parola il GIOCO dei TAROCCHI […].”

Così come si legge, per lui i tarocchi sono un libro, libro fatto di simboli così come simboli sono i geroglifici che custodiva il segreto di un sapere originario lasciato a unico beneficio dei grandi sacerdoti.

01-leibnizLa seconda teoria accreditata, li fa nascere nel 3000 ac in Cina. Tale convinzione nasce dal fatto che i suoi sostenitori vedono forti similitudini tra i tarocchi e l’ I CHING, strumento divinatorio che si esprime attraverso l’ interpretazione delle diverse combinazioni che si possono ottenere con i 64 esagrammi che li compongono, a rafforzare tale ipotesi, gli stessi dicono chè, è quasi una deduzione logica visto che… carta, carte da gioco e stampa sono tutte scoperte cinesi.

tarocchi-visconti-di-modrone-2La terza invece fa nascere i tarocchi in Italia nel XV secolo alla corte dei Visconti.
Effettivamente i tarocchi più antichi, a noi giunti, sono proprio i “VISCONTI DI MADRONE” di quel mazzo si conservano 67 carte di cui 11 arcani maggiori ed inoltre sono spesso citati sia in documenti che registri di quel ducato.

MantegnaFortezaIl primo documento in cui si parla di questi mazzi di carte risale esattamente al 1371 ed è stilato dalla zecca di Firenze che ottiene la stampa in esclusiva di 2 mazzi di carte, importate dall’ Arabia, che vengono chiamate Naibi. I 2 mazzi vengono distinti in un mazzo a scopo educativo ed 1 a scopo ludico ma disdicevole  “giuoco d’ azzardo” .
Sarà una coincidenza che anche l’ astrologia sia arrivata da questo paese?
Le analogie che ho riscontrato tra loro mi porta a pensare di no.

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Questa distinzione mi fa pensare che il mio, abbandonare, la lettura dei tarocchi minori mi fosse stato suggerito in quel dialogo spontaneamente nato per caso quasi mezzo secolo fa con questo incredibile strumento.
Resta il fatto che il mistero sull’origine di questo strumento ne aumenti almeno un po’ il fascino.

Pio Del Guercio

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