Analisi AstroPsicoMitologica ”MAFIA CONTRO STATO”2°parte

SCONTRO TRA TITANI: ”MAFIA CONTRO STATO”.

I Doni degli Dei: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

di FEDERICA PASTORE

Vincitrice del concorso “Voci Nuove” dell’Astrologia Italiana

L’’incontro-scontro fra  Riina e Falcone

 

L’uno è l’ombra dell’altro: un Toro e uno Scorpione, un magistrato e un mafioso, opposti per etica e scelte di vita; uno servitore della sua patria, l’altro servitore di un’associazione a delinquere e della sua brama di potere. Jung diceva che per incontrare noi stessi dobbiamo contattare la nostra “ombra”, quella parte che vive dentro di noi e che teniamo nell’oscurità, la combattiamo attuando dei processi di difesa come la rimozione e la
negazione perché percepita come qualcosa di negativo. Di sicuro l’incontro-scontro fra Riina e Falcone rappresenta proprio questa dicotomia che l’Astrologia spiega benissimo. Sembra proprio che il destino abbia giocato le sue carte.

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Giovanni Falcone nasce a Palermo il 18 Maggio 1939 alle 16:35. Un Toro ottava casa, ascendente Bilancia, con Luna Toro in settima casa. Per onorare l’eroe che abitava in lui, dovette affrontare un duro cammino e molte prove proprio come Eracle che, senza indugio, affrontò le Dodici Fatiche: dolore, perdita, tradimento e morte, tutto ciò che casa ottava “comanda”. Il suo è un Sole che desidera connettersi alle profondità dell’essere, indagatore dell’animo umano, disposto ad espandersi oltre i propri limiti, alla ricerca della propria identità. L’ottava casa possiede anche doti investigative eccellenti e avverte spesso il bisogno di investire le sue energie nel mondo degli affari: tutto ciò che riguarda denaro, beni, banche ecc…e Falcone questo fiuto lo usò molto bene sulle tracce di denaro lasciate dai mafiosi; infatti nel “Pool Antimafia”, esordì con il “Processo Spatola”, un’inchiesta che si muoveva nei territori di spaccio e riciclaggio di Cosa Nostra dall’ Italia all’ America, colpendo gli uomini d’onore nel loro tallone d’ Achille: il denaro. Nacque così il “Metodo Falcone”, il “Follow the money”, una strategia basata su indagini bancarie e patrimoniali. Fu proprio il successo di questo metodo innovativo che attirò su di lui il mirino di Cosa Nostra che decise di eliminare “quel magistrato” che non aveva alcuna intenzione di “mollare la presa”. Un combattente nato, sua sorella Maria così descrive il primo ricordo di suo fratello: “Lo vedo nel letto accanto a mamma con i pugni chiusi…12” quasi come se sapesse che nella sua vita avrebbe dovuto difendersi e lottare. Degno figlio di Giove, munito di volontà ferrea (Marte in Capricorno in trigono al Sole), e magari il punto nodale del suo tema è proprio quel Marte opposto a Plutone che nasconde molte delle insidie a cui è stato esposto. Il viaggio del Toro ci parla di valori, di sicurezze, di legami del cuore imprescindibili, ma anche di “credenze” di “appartenenza”. Il “mondo” per Falcone/Toro, non era un luogo sicuro per le future generazioni, finche’ la Mafia fosse esistita e da magistrato voleva proteggere i suoi “figli” e difendere il suo “territorio”. Unico figlio maschio, di famiglia benestante e tradizionalista, cresciuto con i “miti” degli zii morti in guerra, al servizio della patria. La sua infanzia viene vissuta nello storico quartiere della Kalsa dove addirittura gioca a calcetto con il futuro boss dei “due mondi” Tommaso Buscetta. Una persona affabile, per certi versi armoniosa, propria del suo ascendente Bilancia: nascosto dietro quel sorriso però “mascherava” la durezza del suo carattere. La seconda casa, propria del suo segno solare, tanto legata alle sicurezze, è in Scorpione, e questo ci fa pensare che di sicuro non ha vissuto un attaccamento tanto rassicurante, probabilmente di tipo ambivalente che denota una mamma manipolatoria, forte e autoritaria, rappresentata anche da una decima in Leone e una possessiva Luna in Toro. La madre attuava costantemente una dolce manipolazione, un “ricatto sentimentale” esplicito e affabile: “…come tu ben sai non era questa la vita che preferivo tu scegliessi, ma ha vinto il mio grande amore, e ho dimenticato me stessa”13. Giovanni infatti voleva studiare Ingegneria all’Accademia Navale di Livorno per tentare di distaccarsi dall’oppressione della famiglia, ma non ci riuscì. E fu così che si incamminò verso il destino che l’avrebbe portato a diventare il simbolo immortale della lotta contro la Mafia. La terza è in Sagittario e intercetta il Capricorno, dove troviamo Marte, un piccolo “esploratore” bloccato da rigidi dogmi famigliari. La quarta casa tocca il punto 0 del suo IC in Acquario: casa del padre, un ex veterano di guerra, che aveva riposto nel “figlio prediletto” tutti i suoi sogni, una figura di rilevante importanza per Falcone, confermata anche dagli aspetti del Sole che si lega a Plutone, Marte, Nettuno, e Urano. Quel Sole sestile a Plutone, e il Mercurio in Toro quadrato allo stesso, indicano l’ombra del padre sulle scelte della sua vita, e la manipolazione sui suoi pensieri, che sebbene possa sembrare poco etico, in realtà l’hanno reso quello che era. Il tema ci consente, dunque, di vedere quanto l’esempio del padre abbia influito nella vita del magistrato, soprattutto nella determinazione, e nella capacità di credere in sé stesso e nei propri valori. E questo forse ci fa dire che il Toro non è un segno di “libertà”, perché è troppo legato ai dictat interni familiari e quando la famiglia si estende e diventa la Patria ecco che morire per essa diventa un valore assoluto, un sacrificio per amore, garante della “gloria eterna”.
Le indagini lo portano in un abisso sempre più profondo. Dopo aver ottenuto 360 condanne, nel maxi processo antimafia, il giudice Falcone doveva essere annientato e nel peggiore dei modi possibili: infamia e solitudine, tradito da chi in realtà lo doveva proteggere. Le alte aspettative di quel Nettuno in undicesima casa, regno delle amicizie, si infransero come onde sulla riva.

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Il 23 maggio 1992, alle ore 17:58, una carica esplosiva di cinque quintali di tritolo, nelle vicinanze di Capaci, viene azionata dal sicario di Totò Riina, Giovanni Brusca. Giovanni Falcone perse la vita, insieme a sua moglie Francesca Morvillo e a tutti gli uomini della sua scorta.
Nelle nostre infanzie siamo stati tutti cullati con fiabe di eroi che salvano la principessa, il regno, o addirittura il mondo, con la convinzione che il bene avrebbe vinto sempre sul male. “Perché il senso delle istituzioni nasceva cosi, per Giovanni era nato così. I racconti familiari si tramandavano nelle storie della sera, insieme alle fiabe, alle pagine del libro Cuore, dei Tre Moschettieri. Che fosse D’Artagnan o la piccola vedetta lombarda, per noi erano eroi e facevano crescere il senso della lotta per un ideale, l’appartenenza a un Paese”14.
Forse il suo destino sarebbe stato diverso se avesse continuato l’Accademia Navale a Livorno, magari oggi avrebbe festeggiato i suoi ottant’anni! Ma lui scelse il “cammino dell’eroe” e gli eroi sono soli nel loro viaggio. La mia opinione è che Giovanni Falcone avesse un codice interno che non gli permise di fare un’altra scelta: ma il suo Daimon era sicuramente al suo fianco quando si incamminò, in quel caldo pomeriggio, verso il sacrificio più grande: dare la sua vita per diventare un esempio universale. “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’ essenza della dignità umana” -Giovanni Falcone-15.

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L’eterna lotta tra bene e male ci riguarda ogni giorno e Paride nel “mito della mela” ci ricorda che tutti noi abbiamo una scelta, scelta di cui pagheremo il prezzo e Totò Riina, uno Scorpione settima casa, ascendente Toro con Luna in Bilancia, quella “scelta” la fece. Nasce a Corleone il 16 Novembre del 1930 alle ore 16:00. Tommaso Buscetta lo descrive come uno degli assassini più crudeli e feroci dell’ultimo periodo, un manipolatore senza scrupoli: “Le belve non ragionano, vivono di istinti. Lui no, lui ragiona, e come. Totò Riina è semplicemente la reincarnazione di Attila: dove è passato lui ha portato la distruzione, nella mafia, nella politica, fra la gente per bene”16. Chiamato da tutti ”Lo Zio”, il boss della “Cupola” possedeva “…la straordinaria dote innata di fiutare le debolezze altrui approfittandone poi spudoratamente”17.

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Figlio di due semplici contadini che con la mafia non avevano niente a che fare, primo figlio maschio tanto atteso e desiderato, proprio come Falcone. Un “animus” quello di Riina afflitto da un forte delirio di onnipotenza: il Sole congiunto a Mercurio, trigoni a Giove/ Plutone in Cancro, un accecante Marte in Leone trigono ad Urano in Ariete, fanno sviluppare così la sua personalità sin da adolescente, con un’astuzia e una determinazione superiore alla media. La parte “anima” risulta molto debole, mal nutrita: Maria Concetta Rizzo, sua madre, aveva 22 anni quando nacque Riina, una mamma fredda e infantile, come denota anche la seconda casa in Gemelli, la decima in Capricorno e la Luna Bilancia in sesta quadrata a Saturno Capricorno, opposta ad Urano in Ariete, che ci fa percepire una donna incastrata in un dictat di ruoli e rigore, che alimenterà in Totò un attaccamento rifiutante e insicuro, maturando un anima fredda e distaccata.

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Il 12 Dicembre del 1943 si compì la tragedia della vita di Totò, che forse cambiò per sempre il corso degli eventi della sua vita: il padre una sera portò a casa una bomba, e nel tentare di disinnescarla gli esplose fra le mani. Morì, insieme al fratellino minore Giuseppe. Per Totò fu un duro colpo: il senso di colpa, per non aver potuto fare niente, lo avrebbe tormentato tutta la vita. La precarietà, il periodo storico devastante, lo scoppiare della seconda guerra mondiale, portarono Riina di fronte a due strade: o quella del contadino vittima della miseria e del sopruso, o “quella di associarsi alle bande dei picciotti”18. E proprio in un ambiente del genere Riina imparò ad utilizzare il potere di Plutone; da “vittima” a “carnefice”. “Lo Scorpione è un segno a cui è destinato un grande potere, ma dovrà imparare a contattarlo: “Solo quando avrà vissuto
tutto il suo inferno e sarà sopravvissuto a sé stesso, il segno di Plutone potrà raccogliere i doni concessi e trasformarsi da serpente ad aquila”19. E il suo dono il boss lo raccolse, usandolo nel peggiore dei modi possibili. Il suo Sole è a casa della Bilancia, casa di Venere, qui per la prima volta l’“Io” incontra un “Tu”, o meglio, la sua individuazione attraverso l’altro, o associazioni e lavori di gruppo che renderanno più chiara la costruzione della propria identità. Ma la settima casa non è anche la casa dell’ombra, della proiezione? E Riina inizialmente si identificò proprio con Luciano Leggio suo “mentore”. Ma Totò, da buon Scorpione, la prima parte della sua vita in realtà mise solo in “ombra” la sua reale identità; infatti i suoi intenti erano ben altri: cercava alleanze con soggetti sempre più potenti per arrivare al prestigio e al potere a cui ambiva. Gli Dei scelsero proprio Mercurio, il Dio alato, come dono per Riina: un Mercurio in Scorpione, sede dell’esaltazione, che se usato male, può favorire la manipolazione delle menti altrui. Dalla settima casa, Mercurio fa da catalizzatore: oltre al trigono Giove/Plutone, si quadra a Nettuno in Vergine in quinta casa.
All’ età di diciannove anni uccide un suo coetaneo, e dopo una detenzione di dodici anni, comincia la sua scalata al potere. Ma Corleone è troppo piccola, Totò vuole di più. Nella sua testa un unico scopo: distruggere tutte le famiglie per diventare lui l’unico “Capo dei Capi”. Usa un’arma subdola: la “mela della discordia” seminando zizzania tra le famiglie mafiose. Scatena la “seconda guerra di mafia”, addossando agli uni e agli altri gli omicidi, in realtà, da lui orditi. La faida finisce con la soppressione totale del vecchio regime di Cosa Nostra: il potere è ormai tutto nelle sue mani. Ciò che Totò teme di più è il tradimento, e quel bisogno di controllo totipotente, sarà la sua rovina.

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Infatti dopo le deposizioni dei pentiti di mafia, nella sua spietatezza, autorizza la soppressione dei familiari dei pentiti sino al ventesimo grado di parentela. Balduccio di Maggio è l’uomo che pone fine alla latitanza di Riina, collaborando con le forze dell’ordine, per paura di essere ucciso dallo “zio”. Dà avvio all’ “Operazione Belva”: sono le 9.30 di venerdì 15 gennaio 1993, quando Riina viene arrestato. Condannato all’ergastolo e in seguito al 41 bis, Toto Riina finisce i suoi anni in prigione divorato da un cancro, muore il 17 novembre 2017.

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La mia opinione è che Riina una scelta ce l’aveva: era dotato di forte intelligenza, di grandi qualità e capacità. Il suo dono divino si macchiò d’infamia, per la rabbia e il dolore di una perdita mai accettata: la morte del padre e del piccolo fratellino furono l’occasione per pretendere dalla vita il riscatto del torto subito, per giustificare una cattiveria che magari non sarebbe uscita fuori con tale violenza da trasformarlo in un mostro: “Voi non avete capito o per meglio dire non volete capire cosa significa Corleone. Voi state giudicando degli onesti galantuomini che i carabinieri e la polizia hanno denunciato per capriccio. Noi vi vogliamo avvertire che se un solo galantuomo di Corleone sarà condannato, voi salterete in aria, sarete distrutti, sarete scannati come pure i vostri familiari… adesso non vi resta che essere giudiziosi!20”
L’Astrologia come sempre ci induce ad una riflessione, risulta essere un mezzo importante per ipotizzare come “sentono” queste persone, chi sono, cosa pensano, come agiscono. Ci permette una visione di insieme che spesso può portarci a giustificare alcuni comportamenti e destini malevoli. La mia indagine, a questo punto vuole concentrarsi su un aspetto presente in quasi tutti i temi che ho analizzato: Giove\Plutone, in quanto rappresenta a mio avviso L’EROE e L’ANTI EROE. “Attenti a quei due” mi verrebbe da dire, perché chi nasce con questo dono possiede una chiave fantastica: Volere (Giove)\Potere (Plutone). Fratelli di nascita, sovrani dei due mondi: Giove “Dio del Cielo” che tutto vede e tutto desidera e Plutone “Dio degli Inferi” e dei nostri “desideri” più profondi… CONTINUA

Federica Pastore

Note
1) Spider-Man, pellicola, anno 2002
2) Hillman James, “Il codice dell’anima”, Gli Adelphi, 1997, cap.1, pag. 22
3) https://forumessenza.forumcommunity.net
4) https://www.lifegate.it/persone/stile-.di-vita/platone-daimon
5) Hillman James, “Il codice dell’anima”, Gli Adelphi, 1997, cap.1, pag. 18
6) https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/platone_daimon
7) Moro Fabrizio, “Pensa”, brano musicale, anno 2007
8) Vedi sopra ( nota 7)

10) Claudio Tolomeo, Le previsioni astrologiche (Tetrabiblos), a cura di Simonetta Feraboli, Mondadori, II, 3. 15, 16
11) https://www.frasicelebri.it/frasi-di/giovanni-falcone/
12) Falcone Maria e Mondo Monica, “Giovanni Falcone. Le idee restano”, San Paolo, 2017, cap. 1, pag. 17
13) Vedi sopra (nota 12, cap. 4, pag. 34)
14) Vedi sopra (nota 12, cap. 1, pag. 11)
15) https://www.frasicelebri.it/frasi-di/giovanni-falcone/
16) Buongiorno Pino, “Totò Riina. La sua storia”, Rizzoli, 1993, piatto posteriore del libro
17) Vedi sopra (nota 16, cap. 3, pag. 35)
18) Vedi sopra (nota 16, cap. 3, pag. 37)
19) Nunzy Conti, astriecontrasti.com/segni-solari/scorpione
20) https://www.frasicelebri.it/frasi-di/salvatore-riina/
21) Nunzy Conti, astriecontrasti.com/giove-plutone 28\06\2013
22) Vedi sopra (nota 21)
23) https://www.frasicelebri.it/frasi-di/giovanni-falcone/

BIBLIOGRAFIA
Falcone Maria e Mondo Monica
“Giovanni Falcone. Le idee restano”, San Paolo, 2017;
Falcone Giovanni e Padovani Marcelle,
“Cose di Cosa Nostra”, Rizzoli, 2018;
Buongiorno Pino,
“Totò Riina. La sua storia”, Rizzoli, 1993;
WikiMafia;
Wikipedia;
YouTube,
“Giovanni Falcone. C’era una volta Palermo”;
Nunzy Conti,
astriecontrasti.com/giove-plutone, 28 giugno 2013;
http://www.brigantaggio.net ;
Hillman James,
“Il codice dell’anima”, Gli Adelphi, 1997;
https://www.stateofmind.it/2017/01/jung-tema-doppio-psicoanalisi

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