Nettuno/Saturno : l’insostenibile pesantezza dell’essere artista

caoscalmo1Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo…Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica. Al contrario, l’assenza assoluta di un fardello fa si che l’uomo diventi più leggero dell’aria, prenda il volo verso l’alto, si allontani dalla terra, dall’essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato. Che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?”

(Milan Kundera ,L’insostenibile leggerezza dell’essere)

La scelta è dunque fra la leggerezza di un volo nell’immensità (Nettuno) o la pesantezza soffocante di un viaggio al centro della terra (Saturno)!! Nascere con un aspetto di quadratura fra Nettuno e Saturno è un dolore costante per il povero malcapitato che ne porta i segni non sempre inconsapevolmente. Se è pur vero che con quadratura si intende un aspetto di cui siamo totalmente inconsci ,un blocco sulla nostra realtà conscia, rimane il fatto che questa dolente nota porta in se l’ enorme sensazione di vivere la vita in totale schizofrenia, in una tensione costante fra due poli opposti che rimangono come traccia indelebile della sua personalità anche cosciente. E quando Saturno in transito si mette in aspetto fra questi due , ritengo per esperienza personale che la consapevolezza della tensione che ne deriva può essere molto ma molto dolorosa,soprattutto se abbiamo un tema nettuniano . Avendo io un aspetto di quadratura fra Nettuno in Scorpione in quinta casa e Saturno in Acquario in ottava casa, questa spaccatura è stata una costante della mia vita di cui non ero certo consapevole quando muovevo i primi passi della mia vita e con incerta determinazione trovavo nell’arte l’unica alternativa all’eterna insoddisfazione…che divorava le mie giornate di adolescente creativa e infelice. Tutto mi sembrava non adeguato,qualsiasi cosa facessi ,ce n’era un altra che avrei dovuto fare…sempre spaccata fra due mondi : da una parte genio e sregolatezza, dall’altra necessità di ordine e struttura. E quando Saturno si affacciò nella mia quinta casa per la prima volta nella mia vita..fu una vera tragedia.. di cui ancora oggi porto i segni… Mi sentivo diversa, straniera a questa terra, incompresa. Non capivo dove era il conflitto (e nel frattempo distruggevo ogni mia opera d’arte,che fosse una poesia,un quadro,una scultura…) Poi un giorno incontrai queste parole … e le registrai come  il viaggio verso la consapevolezza.Tutto cominciò con questo brano..anche il mio innamoramento per l’Astrologia Psicologica/Umanistica ( che divenne poi nel tempo amore profondo! ).

Contatti di Saturno-Nettuno

“L’ ARTE DI RUBARE IL FUOCO” Liz Greene

mascheraPotresti talvolta sentirti profondamente infelice,depressa e malinconica e potresti provare un notevole grado di sofferenza per via di quel senso di disillusione e di compromesso o distruzione dei tuoi sogni quando Saturno in transito colpisce questa quadratura natale tramite un aspetto difficile.[..]Il tuo quadrato garantisce che il ciclo di saturno solleverà sempre temi nettuniani(la brama per l’eternità,la resistenza a incarnarsi,il desiderio di fusione) unitamente alla sfida Saturniana della separazione. Ciò significa che probabilmente proverai una qualità particolare di dolore emotivo, poiché la separazione è molto difficile per Nettuno e c’è spesso una grande stanchezza del mondo e tristezza nell’ambito di questa combinazione di pianeti. Eppure Saturno-Nettuno è anche conosciuto come l’aspetto dell’artista,per via del profondo bisogno di trasporre nel mondo della forma immagini eterne. Penso che questa quadratura natale,quando viene attivata da un transito di Saturno,possa renderti intensamente consapevole della divergenza tra l’immaginazione e la realtà fisica e che potrebbe approfondire e accrescere il tuo senso di un universo con molti livelli. Potrebbe spingerti a fare un lavoro creativo come ponte per superare tale divergenza .Essa acuisce il conflitto tra mortalità ed eternità. C’è spesso un senso molto acuto di questa divisione nelle persone con Saturno-Nettuno,anche con il trigono e il sestile. […]Credo che l’immagine dei castelli di sabbia sia molto appropriata. Il dolore e la delusione che provi sono probabilmente proporzionali all’intensità del tuo idealismo e alla irrealtà delle tue aspettative. Un contatto natale Saturno-Nettuno può rispecchiare una tendenza ad oscillare dall’aspettarsi troppo all’aspettarsi troppo poco. Uno si muove da uno stato d’estasi(Ho trovato la persona!) a uno stato di cinismo(prima o poi tutti mi abbandonano!). I transiti di Saturno sicuramente evocano quest’ultima risposta. Uno può,naturalmente,smettere di cercare di fare castelli di sabbia permanenti,ed entrare nello spirito di costruirli per il piacere di farlo e di lasciarli andare quando giunge l’alta marea. A Saturno piace costruire i

suoi castelli con una colata di calcestruzzo,rinforzato con acciaio. Così bisogna trovare un compromesso in modo che l’ideale non sia così elevato e di conseguenza la disillusione non sia così profonda. I castelli costruiti con materiali semplici ma resistenti,quali vernice, o argilla,o parole scritte, possono dimostrarsi più solidi di quelli costruiti con la sabbia più splendidamente colorata. Nel momento in cui tenti di perseverare un castello nettuniano esso tende a disintegrarsi e a essere trascinato via dalle acque. Ma rifiutare del tutto di costruire castelli ci priva di un particolare, etereo tipo di gioia. C’è un modo di accedere alla gioia della creazione,e alla magia dell’amore romantico che può allontanarci dagli estremi della sofferenza: ma bisogna essere disposti a lasciare passare il momento estatico e iniziare la vita ordinaria.[…]

E così i castelli di sabbia, cadono in mare, alla fine
E così i castelli di sabbia, cadono in mare, alla fine”, recita una strofa di Castles Made of Sand, un vecchio pezzo di Jimi Hendrix

Questo racchiude il dilemma di Saturno-Nettuno. Dubito che sarà mai “curato”. È la conseguenza inevitabile dell’incontro tra il regno del transitorio e fisico e il regno dell’eterno e non-corporeo. Racchiude anche una delle esperienze caratteristiche di Saturno in transito. Mentre ci muoviamo verso Urano, penso valga la pena ricordare l’immagine di Saturno che castra Urano. Saturno è colui che castra, anche se psicologicamente questo evento non ha sempre le stesse caratteristiche di orrore che ha nel senso fisico. Nel momento in cui si mette qualcosa in forma non solo ci si separa dal regno dell’ideale, ma si distrugge anche la capacità di tale cosa di avere innumerevoli possibilità. Bisogna accettare qualcosa di limitato.Così c’è sempre un senso di abbattimento intorno ai transiti di saturno. Indipendentemente dal successo cin cui un individuo produce qualcosa sul piano materiale ,o da quanto bene uno riesca psicologicamente a far pace con se stesso,,c’è sempre un senso di:” È tutto qui?”, poiché una volta che definiamo una cosa,essa cessa di essere fluida e illimitata.Cessa di avere dei potenziali :questi vengono ridotti. È la castrazione di saturno.D’ora in poi può solo essere ciò che è. In termini di lavoro creativo ,questo spesso genera depressione,perchè si lotta e lotta,ed ecco che il dipinto,o il libro,o il brano musicale finalmente davanti ai nostri occhi,e ci dice:” Non è ancora perfetto!”. E non lo sarà neanche dopo averlo riscritto trenta volte ,e a quel punto bisogna accettare il fatto che non sarà mai perfetto,perchè non c’è modo per cui il veicolo possa contenere la totalità della visione o dell’idea iniziale. Non è possibile. La forma è limitata nella sua possibilità di trasmettere l’ineffabile.Accettarlo significa sacrificare qualcosa dell’immortalità,separarsi dal divino. A livello psicologico quando veniamo a patti con qualcosa in noi stessi stiamo di fatto dicendo:”Mi accetto come sono”,il che significa che limitiamo la fantasia di poter diventare qualsiasi cosa se ci lavoriamo o se aspettiamo abbastanza a lungo.Tutti gli approcci psicoterapeutici,alla fine,dipendono dalla capacità di un individuo di riappacificarsi con ciò che è affinché possa aver luogo la guarigione.[..]
In questo luogo arido e pietroso riconosciamo che non possiamo essere tutto,e che lle persone non possono essere tutto per noi. Possiamo solo vivere il massimo di ciò che siamo ,e ciò che siamo è limitato ,in un modo o nell’altro.Quindi la depressione o la malinconia è una fase comune,forse persino inevitabile,di un ciclo di saturno ,indipendentemente dal successo del risultato. È l prezzo che paghiamo per il granito. (cap. “I transiti di Urano e Saturno”-paragrafo “contatti di saturno/nettuno. Pag 169-170-171) 

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La lotta fra l’ ideale e il reale è sempre stato il mio conflitto grande e la necessità di dare forma alle cose, di non poter mai esonerarmi dalla dura legge di Saturno e dalla realtà circostante, il mio dramma di Nettuniana convinta. L’equilibrio arrivò con la presa di coscienza della mia diversità e quella necessità divento la mia salvezza. Oggi navigo su un fiume in piena e con la coscienza del delirio di perfezione che il mio sole urano mi chiede …ma attenzione quando un opera d’arte soggiorna troppo a lungo nel mio atelier…io la guardo sempre con sospetto e a volte con disapprovazione,  ma sempre e comunque  convinta  che  sia finita a prescindere quello che io penso!!
A tutti i viandanti Nettuno/Saturno che ho incontrato nella mia vita… io dico: “non arrendetevi!”  Cercate e, ancora cercate, il giusto mezzo e l’armonia che deve risultare fra lo scontro di questi 2 titani!
Per me la sofferenza si placa e si addolcisce quando incontro un verso per la via perché è nella poesia che colgo la linea dell’orizzonte che avvicina cielo e terra e mi conduce viandante appesantito nelle più alte sfere dell’essere! Per questo voglio chiudere questa nostra riflessione lasciandovi con pochi ma significativi versi di una poesia a me cara scritta da un poeta ermetico da me molto amato, Eugenio Montale :

“Non chiederci la parola”

-Maurizio-Romano-L'insostenibile leggerezza-
-Maurizio-Romano-L’insostenibile leggerezza-

“Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.”

 

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5 risposte a "Nettuno/Saturno : l’insostenibile pesantezza dell’essere artista"

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  1. Ciao Nunzy, ho letto il tuo articolo e mi sono sorpreso del tuo Saturno in ottava casa e netttono in quinta, per cui ascendente cancro ? perche’ sperimento la stessa situazione, tra l’altro indescrivibile, di tempeste, naufragi, fulmini, terremoti, o almeno cosi’ l’ho vissuta fin’ora. Il mio sole natale e’ in Scorpione. Ti posso chiedere il tuo sole natale? io sono del 63, non saremo per caso gemelli astrali ?????
    ciao
    Vito G.

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  2. Esattamente come sono io. Ed esattamente ciò di cui parlo nel romanzo bipolare che ho “pubblicato” in 11 capitoli qui su wordpress. É davvero difficile nascere con questo transito. L’univa cosa chiara che so.

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